Ciclismo: Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria: percorso insidioso

di Roberta Sucato

Dopo un Giro di Sicilia ricco di spettacolo e di sorprese, appuntamento domenica 16 aprile a Reggio Calabria per una classica che torna dopo 11 anni e che in passato ha visto le partecipazioni e le vittorie di grandi campioni. Nell’albo d’oro ci sono nomi che hanno fatto la storia di questo sport. Coppi, Bartali, Learco Guerra, Giovanni Corrieri, Gianni Motta, Nencini, Adorni, Dancelli, Motta, Baronchelli, Moser, Saronni, Argentin, Bartoli, Rominger. Il percorso è insidioso. Si parte da Riace e quindi dallo Jonio, si passa al Tirreno per poi arrivare a Reggio Calabria. I primi 30 chilometri sono completamente pianeggianti,si percorre la Ionica, quando si giunge a Locri, si abbandona la statale per immergersi nel Parco naturale dell’Aspromonte. All’uscita di Locri inizia la salitadenominata salita dello Zomaro, una salita di 22 km pendenza media del 4,2%, si parte da una altitudine minimadi 31 m per raggiungere i 980 m di Piano Maschera dov’è posizionato il primo GPM. Subito dopo lo scollinamento inizia la discesa lunga circa 14 km ed è impegnativa molto tecnica, soprattutto nella parte iniziale per circa 5 km. Al km 70 si giunge a Taurianova e fino a Polistena km 78 e tutto un sali e scendi, da Polistena a Gioia Tauro al km 103 la strada scende, poi si ricomincia a salire fino a Palmi, nella piazza centrale di Palmi si svolta verso sinistra per iniziare il Monte Sant‘Elia, una salita di 5 km che può fare la differenza, pendenza media al 6% con punte al 10% in cima il secondo GPM della corsa. La discesa veloce e molto tecnica è lunga 11,5 km, dal km 127 al km 130 è tutto un tornante, è la parte più difficile della discesa, al termine si raggiunge la località di Bagnara Calabra, da qui in poi la strada è favorevole ad un inseguimento, la strada tende sempre a scendere fino alle porte di Reggio Calabria. Gli ultimi 3 km  sono tutti pianeggianti e in asfalto, la sede stradale è larga 9m. Ci sono due rotatorie una a 1km dall’arrivo e l’altra ai meno 650m dall’arrivo. poi un lungo rettilineo fino alla riga dell’arrivo.