Il Messina non evita i playout: soltanto 0-0 a Taranto, Kragl fallisce un rigore

di Alessandro Calleri

Non riesce al Messina l’impresa di salvarsi direttamente dopo un girone d’andata da grandi numeri. Allo “Iacovone” finisce soltanto 0-0 e i peloritani, poco incisivi, possono recriminare per il rigore fallito da Kragl. Il Taranto colpisce tre legni, impegnando più volte Fumagalli. Espulso Celesia. Ai playout per i giallorossi ci sarà da sfidare la Gelbison.

Per l’ultima gara della regular season del girone C di Serie C Raciti rinuncia inizialmente a Ragusa, non al meglio dopo l’infortunio. Marino al suo posto con Kragl e I. Balde, a ridosso di Perez che agisce da unica punta. I rientranti Fumagalli e Celesia, scontate le rispettive squalifiche, nell’undici di partenza. Assente Versienti, fermato per un turno dal Giudice Sportivo. Se i peloritani devono vincere e sperare negli altri risultati per la salvezza diretta, il Taranto dell’ex Capuano, a permanenza già acquisita, va a caccia di un posto nei playoff. Out lo squalificato Boccadamo. Allo “Iacovone” circa 4.000 i tifosi pugliesi, nonostante la diserzione casalinga dei gruppi organizzati della Curva Nord, con 250 sostenitori giallorossi nel settore ospiti.

Al 10’, sul cross di Ferrara, Romano arriva con un pizzico di ritardo al momento della deviazione. Al 14’ brivido per il Messina sulla traversa colpita da Tommasini di testa sulla punizione calciata da Provenzano. Gli ospiti faticano, attanagliati dalla paura e il Taranto ha il pallino in quest’avvio. Al 21’ destro di Mastromonaco fuori misura. Ben più clamoroso quanto accade al 24’, sugli sviluppi di un corner: siluro dalla distanza di Romano che si infrange contro il palo, a Fumagalli immobile. Il Taranto insiste e al 25’ termina di un soffio a lato la conclusione di Mastromonaco. Dopo aver tanto sofferto al 29’ il Messina si fa vedere in avanti e, sul pallone crossato da Perez, Evangelisti intercetta col braccio, De Angeli accorda la massima punizione. Vane le proteste dei padroni di casa che lamentavano come il fallo fosse avvenuto fuori area. Si tratta del primo (!) calcio di rigore concesso ai giallorossi in tutto il campionato che pone fine ad una lunghissima astinenza, durata 74 partite (agosto 2021, trasformazione di I. Balde a Pagani). Dal dischetto va Kragl che è tutt’altro che glaciale e spreca malamente l’occasione: tiro debole, parato da Vannucchi. Disperato il tedesco, si resta sullo 0-0. Al 41’ Fumagalli blocca la sfera sulla girata al volo di Provenzano. Incredibile al 43’: Ferrara colpisce di testa sottomisura svettando su corner di Provenzano e la palla si stampa sulla traversa. Terzo legno di giornata per la formazione di Capuano. Squadre all’intervallo sullo 0-0. A Latina è 1-1, il Messina deve vincere per salvarsi direttamente aumentando la forbice di punti sull’Andria tale da annullare il playout.

Doppio cambio deciso da Raciti alla ripresa: dentro Ferrara e Mallamo per Helder Baldè e Fofana. L’avvio di secondo tempo è privo di emozioni. Al 10’ conclusione di Tommasini, deviazione che spiazza Fumagalli, ma il pallone termina per fortuna del Messina in calcio d’angolo. Grillo e Iannone rilevano Kragl e Marino, altre due sostituzioni per i giallorossi. Si fa quindi male Mallamo (appena 21’ giocati), entra Konate. Il Messina esaurisce i suoi cambi. Fase di grande confusione del match, con tante interruzioni. Al 27’ è Fumagalli a dire di no sul diagonale di Tommasini. Dopo un corner non sfruttato dai peloritani, il Taranto scatta in ripartenza e sul lancio in profondità Celesia è costretto ad atterrare Tommasini al limite dell’area: secondo giallo per il difensore che finisce sotto la doccia e Messina in dieci uomini. Battibecco tra Celesia e la panchina rossoblù, ne fa le spese Manetta, allontanato dal direttore di gara. Ospiti graziati al 40’ da Nocciolini che tutto solo indirizza di testa clamorosamente a lato. Al 44’ fallisce Tommasini calciando debolmente, un rigore in movimento, a tu per tu con Fumagalli. Ancora il portiere decisivo sull’inzuccata di Mastromonaco, alzando sopra la traversa. Sono 6 i minuti di recupero. Il Messina ci prova con la forza della disperazione nonostante l’inferiorità numerica ed avrebbe la chance per vincere proprio allo scadere, ma Ferrini spara alto. Nell’ultimo assalto Grillo non inquadra lo specchio da ottima posizione.

Finisce 0-0 ed è un pari che non serve a nessuno. Il Taranto manca i playoff, mentre sarà playout per la squadra di Raciti, che chiude quartultima a quota 41 ed affronterà la Gelbison. Gara di andata sul campo dei cilentani il 6 maggio, ritorno il 13 al “Franco Scoglio”. Si salva direttamente il Monterosi (2-0 ad Avellino) per il +9 sulla penultima, scavalcando il Messina, mentre Viterbese (nonostante la vittoria sulla Virtus Francavilla) e Fidelis Andria (ko a Latina) retrocedono in Serie D. Il ricorso della Viterbese per il -2 è l’unica incognita.

Taranto-Messina 0-0
Taranto (3-5-2): Vannucchi; Evangelisti (31’ st Sciacca), Antonini, Formiconi; Mastromonaco, Romano, Provenzano, Mazza (31’ st Semprini), Ferrara; Bifulco (26’ st Nocciolini), Tommasini. A disp. Loliva, Caputo, Manetta, Labriola, Fontana, Cicirella, Colurciello, Rossetti, Finocchi, Canalicchio. All. Capuano.
Messina (4-2-3-1): Fumagalli; Berto, Helder Baldè (1’ st Ferrara), Ferrini, Celesia; Fofana (1’ st Mallamo; 23’ st Konate), Fiorani; Kragl (18’ st Grillo), I. Balde, R. Marino (18’ st Iannone); Perez. All. Lewandowski, Zuppel, Trasciani, Salvo, G. Marino, Ragusa, Ortisi. All. Raciti.
Arbitro: De Angeli di Milano (assistenti Landoni e Bernasso di Milano)
Note – Kragl (M) ha sbagliato un calcio di rigore al 30’ (parato da Vannucchi). Espulso al 34’ st Celesia (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: Helder Baldè (M), Celesia (M), Evangelisti (T), Mastromonaco (T). Recupero 1’ pt, 6’