Il sindaco Basile allo scoperto: “Due proposte di acquisto per il Messina”

di Alessandro Calleri

Qualcosa finalmente si muove. Sono giornate frenetiche per il futuro dell’Acr Messina in seguito all’annuncio del presidente Pietro Sciotto del suo disimpegno, a salvezza raggiunta in Serie C, con la messa in vendita del club dopo sei anni di gestione vissuti tra alti e bassi. Il massimo dirigente peloritano aveva di fatto consegnato la squadra nelle mani del sindaco, affidandogli il ruolo di “garante” ai fini della cessione.

Oggi, dopo una fase di stallo, il primo cittadino Federico Basile è ufficialmente uscito allo scoperto: “Dopo una settimana di incontri, oggi ho rivisto il presidente al quale ho notificato una proposta arrivata direttamente al Comune per l’acquisto della squadra. Durante l’incontro il presidente mi ha confermato che oltre la proposta arrivata oggi, c’è un altro soggetto economico interessato. Ritengo che la settimana prossima sarà una settimana decisiva per il futuro dell’ACR Messina”.

Una comunicazione via social, dopo la proposta d’acquista pervenuta al Comune a mezzo pec per l’acquisizione delle quote del Messina, alla quale se ne sarebbe dunque aggiunta un’altra, che arriva al termine di una settimana nella quale era filtrato ben poco.  Discrezione assoluta sui nomi rispettando il “patto di riservatezza”, top secret anche la cifra richiesta da Sciotto per uscire definitivamente di scena. Le parti hanno però evidentemente continuato a lavorare sottotraccia.

In questo clima di attesa, il consigliere comunale Dario Carbone, il presidente della II Municipalità Davide Siracusano e il vice presidente della VI Municipalità Giovanni Donato, facendosi carico delle preoccupazioni della piazza, avevano richiesto al sindaco di convocare urgentemente i Parlamentari regionali e nazionali messinesi e tutti i vertici delle associazioni di categoria imprenditoriali industriali e produttive: “Riteniamo che soltanto tramite un coinvolgimento così ampio potrà crearsi una rete fitta di contatti che consenta ad eventuali interessati di acquistare la società e salvare l’Acr Messina. Tutti devono fare la propria parte in questa battaglia vitale: la politica, a Messina troppo spesso disinteressata alle sorti di quel fondamentale fenomeno sociale che è il calcio e miope di fronte agli oggettivi benefici anche di natura economica da esso derivanti”.

I tempi per adempiere all’iscrizione al prossimo campionato di Serie C stringono, ma il messaggio odierno improntato all’ottimismo del sindaco Basile serve a far diradare qualche nube. In ballo resta anche il destino del tecnico Ezio Raciti, che è stato insignito lo scorso lunedì a Palermo dall’Ussi Sicilia del “Premio Carmelo Di Bella” per la seconda salvezza ottenuta in due anni alla guida del Messina. L’allenatore etneo ha dato logicamente priorità per la prossima stagione ai giallorossi, ma tutto passerà dalla cessione del club.

E poi i calciatori, su tutti quelli legati da contratti pluriennali. Tra questi quattro autentici pilastri: il portiere Ermanno Fumagalli, il difensore Michele Ferrara, il centrocampista Oliver Kragl e l’attaccante Antonino Ragusa, autore quest’ultimo del gol decisivo nel playout contro la Gelbison che ha garantito la permanenza in terza serie. Altri rientreranno alla base dopo l’esperienza in prestito, da Fiorani a Perez, da Berto a Ferrini. Per altri ancora, pensando a due uomini simbolo come Fofana e Ibou Balde, chissà che grazie ad una nuova proprietà non possa prolungarsi la loro avventura in riva allo Stretto.