Giusi Malato è sempre la donna dei record, è lei il primo tecnico di una squadra in A1 maschile

di Edoardo Ullo

Prima donna a vincere la calottina d’oro nel 2003, prima donna ad allenare una squadra di serie A1 maschile. A distanza di 20 anni Giusi Malato si conferma la donna dei record. Lo è stata da giocatrice (ha vinto tutto con l’Orizzonte, scudetti e Coppe Campioni, e con la Nazionale, mondiali, olimpiadi, europei), lo conferma in panchina.

Il derby di Palermo tra Telimar e Nuoto Catania, giocato sabato 11 novembre 2023, infatti, entra nella storia della pallanuoto italiana per questo motivo. Dopo ben 105 edizioni della massima serie maschile, dunque, finalmente una donna.

Nessuna sorpresa

Perché ci stupiamo così tanto se una donna allena degli uomini?sottolinea Giusi Malato a SportWebSiciliaDove è la straordinarietà della cosa?”. E prosegue “Penso che non ci sia nulla di strano ed il fatto che già sorga la sorpresa fa parte di un preconcetto che è giusto che sparisca”.

Nessuna sorpresa per Giusi Malato, icona vivente della pallanuoto femminile italiana in grado di vincere tutto anche da allenatrice. Con lei in panchina nella stagione 2007-2008 arrivò l’accoppiata scudetto-Coppa Campioni per l’Orizzonte. Quella vinta in finale con le greche del Vouliagmeni dopo due tempi supplementari e con lei a bordo vasca a guidare le sue giocatrici è, al momento, l’ultima Champions (così ora si chiama) vinta dal club rossazzurro.

Nella stagione successiva, allenò la squadra maschile della Waterpolo Nettuno portandola dalla serie C alla B grazie ai play off per poi retrocedere nella stagione successiva. Poi ha allenato la squadra Under 16 del Torre del Grifo. Dal 2021 è approdata nella Nuoto Catania dove a bordo vasca guida la formazione Under 16 ed è vice del tecnico Giuseppe Dato.

Quest’ultimo è stato squalificato per due giornate e quindi è toccato a Giusi Malato guidare i suoi ragazzi.

“Difficoltà iniziale ma non una questione di genere”

Giusi Malato racconta il suo inizio da allenatrice in un club maschile. “Ho avuto un po’ di difficoltà nell’inserirmi in un ambiente nuovo – racconta – e non perché fosse un ambiente maschile. Ho dovuto capire le dinamiche, come approcciarmi, con chi scherzare ad esempio e così via. Ma non la farei una questione di genere ma solo di inserimento naturale in un gruppo strutturato”.

“Emozione forti”

Giusi Malato, tecnico della Nuoto Catania, prima donna ad allenare in A1 maschile

Giusi Malato, tecnico della Nuoto Catania, prima donna ad allenare in A1 maschile

Sorpresa no ma emozioni, forti, sì. Lo ammette il tecnico rossazzurro “I ragazzi sono stati bravi – dice Malato – non sono mai stati sopra le righe e sono sempre stati abbastanza collaborativi. L’emozione è stata forte anche se l’ho nascosta. Anche il presidente mi ha detto che ero tesa ma – racconta scherzando – ovviamente ho negato”.

La sfida col Telimar, “Partita eccellente, classifica è bugiarda”

Andando nello specifico, e parlando della singola partita, Giusi Malato analizza la prestazione dei suoi ma anche della classifica: “Abbiamo fatto una partita eccellente contro una squadra forte. Abbiamo pagato le ingenuità date dall’inesperienza. La nostra classifica è bugiarda Siamo consapevoli delle qualità e delle cose in cui dobbiamo migliorare però non possiamo sempre dirci peccato. Dobbiamo arrivare al dunque. Abbiamo un buonissimo attacco (la Nuoto Catania ha il capocannoniere del torneo, Muscat Melito, ndr) ma dobbiamo prendere meno gol. Ora arriva Trieste, non dobbiamo sbagliare anche se loro sono fortissimi. Ma giochiamo in casa e dobbiamo lottare sempre fino alla fine”.

Malato prima in A1, ma non è l’unica ad allenare i ragazzi

Giusi Malato è la prima donna ad allenare una squadra di A1 maschile ma non l’unica ad allenare team maschili. Sempre a Catania, ad esempio, Floriana Dursi allena l’under 14 dell’Ekipe Orizzonte mentre Silvia Bosurgi ha allenato le giovanili a Messina.

Sono la prima – dice – ma ne arriveranno altre. Ripeto: perché stupirsi tanto? Rientra nella normalità. Auspico che tutto il mondo della pallanuoto cresca in tal senso e così anche lo sport”.

Abbiamo chiesto anche un pronostico per i Mondiali di Doha, “La speranza – chiude – è quella che la Nazionale possa arrivare sul podio ma cosa più importante rimane la qualificazione ai giochi olimpici. Quindi… beh, per scaramanzia non dico nulla”.

Foto: Pagina Facebook Nuoto Catania