La trasferta del popolo rosanero e l’invasione pacifica di Cittadella

di Redazione

Marco è arrivato dal Somerset, dove vive da anni, accompagnato dal più grande dei suoi tre figli; Salvo e Giovanni, amici inseparabili con alle spalle decine di trasferte fatte insieme, sono invece giunti direttamente da Palermo con i gruppi organizzati. Queste, insieme a tante altre, le storie dei circa 1.500 tifosi della compagine siciliana che, ieri, hanno colorato di rosa e nero gli spalti dello stadio “Tombolato” di Cittadella.

Una dimostrazione di maturità

Si è trattato di un vero e proprio esodo, l’ennesimo fatto registrare in trasferta al Nord Italia dal popolo rosanero, dal ritorno di Brunori e compagni in serie B. Una moltitudine pacifica, che ha invaso le stradine della cittadina veneta prima di dirigersi allo stadio, mischiandosi ai tifosi locali e ai cittadini comuni, senza generare un singolo problema di ordine pubblico: una ennesima dimostrazione di maturità, questa, da parte di una piazza calcistica che, se non altro a livello di pubblico, sembra già pronta per il salto di categoria.

La delusione a fine partita

Sul campo la storia è stata diversa, con il Palermo di Eugenio Corini meritatamente uscito sconfitto con il punteggio di due a zero, e fortemente ridimensionato, almeno per il momento, nella corsa alla promozione diretta. Una cattiva prestazione sottolineata dai fischi, a fine gara, partiti dal settore ospiti. I tifosi siciliani, al coro di “meritiamo di più“, hanno invitato i giocatori a produrre un maggiore impegno.

Sempre a fianco del Palermo

Ad ogni modo, smaltita la delusione del post-partita, per il popolo rosanero che viaggia, è già tempo di pensare alla prossima trasferta, in programma a Catanzaro venerdì 26 gennaio. Prima, però, sabato prossimo, ci sarà l’appuntamento casalingo al Renzo Barbera contro il Modena: due impegni contro altrettante compagini di alta classifica che serviranno a misurare le ambizioni del Palermo.

– Roberto Rizzuto