La tragica coincidenza della morte di Mattia Giani dopo un malore in campo

di Redazione

Una coincidenza che fa venire i brividi: la tragedia di Mattia Giani, il calciatore toscano colto da un malore in campo ieri, e deceduto in ospedale nella giornata odierna, ricorre a dodici anni esatti dalla morte di Piermario Morosini, giocatore del Livorno accasciatosi nel corso della partita contro il Pescara, proprio il 14 aprile del 2012, per poi morire di lì a poco per una crisi cardiaca. Ma la giornata di ieri è stata contraddistinta anche dal malore di Evan Ndicka, durante lo svolgimento di Udinese-Roma, con il giallorosso fermatosi per un malore, toccandosi il petto, e poi trasportato in ospedale per accertamenti.

Condizioni apparse subito disperate

Le condizioni del ventottenne francese romanista, per fortuna, non sembrano destare particolari preoccupazioni, scongiurando l’ipotesi di infarto, a dispetto della paura dei primi attimi che ha indotto l’arbitro ad interrompere la partita tra Udinese e Roma, rinviata a data da destinarsi. Ben diverso invece il destino di Mattia Giani, che ieri pomeriggio ha perso conoscenza mentre si stava giocando l’incontro del campionato di Eccellenza toscana tra Lanciotto Campi e Castelfiorentino, nello stadio comunale di Campi Bisenzio. Il dramma si è consumato al quindicesimo del primo tempo, nell’attimo in cui il ventiseienne del Castelfiorentino è crollato al suolo. Le sue condizioni sono apparse da subito disperate, tanto che pure in questo caso il match non è proseguito, e anche dopo il ricovero non c’è stato niente da fare per lui.

Quel tragico Pescara-Livorno

A causare la morte di Mattia Giani sembrerebbe essere stato un arresto cardiaco, proprio come successe dodici anni esatti addietro a Piermario Morosini: era la metà del primo tempo di Pescara-Livorno, gara di serie B in programma il 14 aprile 2012, e tutto si fermò nel momento in cui il granata barcollando finì a terra, abbattuto da una crisi cardiaca che non gli diede scampo, a soli 25 anni. Quella tragedia sollevò una vasta commozione, ed in seguito venne aperta un’inchiesta per appurare se Morosini potesse essere salvato, almeno con l’utilizzo del defibrillatore. Pure nel caso di Mattia Giani sembra che i soccorsi non siano stati immediati, data l’assenza di un’ambulanza di presidio sul posto, ma di ciò in caso si occuperà, se di dovere, l’autorità giudiziaria. Intanto rimane lo sgomento per una nuova morte su un campo di calcio.

(foto Facebook)