Polemiche e botti per una Ferrari ammaccata in attesa del gp di Cina

di Redazione

Tra botti e polemiche si chiude non nel migliore dei modi per la Ferrari questa seconda giornata del weekend cinese, preludio ad un gran premio che si annuncia difficile per la scuderia di Maranello. Prima la gara sprint, quando qui era ancora notte, poi le qualifiche nella mattinata italiana per la gara di domani, certificano uno stato di forma non dei migliori per le rosse sulla psita di Shangai, dove Max Verstappen apparecchia già la tavola in vista di un ennesimo trionfo.

Si soffre in qualifica

La starting grid per il gp di domani

Domani quindi, alle 9 ora italiana, prenderà il via il gp cinese, con il campione del mondo Red Bull in pole position, appaiato in prima fila dal compagno di squadra Sergio Perez, mentre le Ferrari racimolano un sesto posto in griglia con Carlos Sainz, ed un settimo con Charles Leclerc. Un risultato certamente mediocre, a cui si aggiunge la frustrazione per un errore dello spagnolo in Q2, andato a muro sul rettilineo d’arrivo dopo un’escursione sulla sabbia nell’ultima curva, che per fortuna non ha compromesso gli equilibri complessivi della macchina, cavandosela con la sostituzione del muso anteriore. Tutto sommato quindi per Sainz l’importante alla fine era qualificarsi al meglio che poteva, discorso diverso invece per Leclerc, che continua a non dimostrare il suo pieno valore nelle qualifiche.

Schermaglie all’acqua di rose

L’ordine di arrivo della sprint race cinese

Ma per il monegasco i nervi avevano iniziato ad essere tesi a partire dalla gara sprint disputata aprendo la giornata odierna, vinta manco a dirlo da Verstappen, con un Lewis Hamilton sfavillante secondo, e Perez terzo. Per le Ferrari la mezzora della minigara è terminata con un quarto e quinto posto, rispettivamente centrati da Leclerc e Sainz, ma a dominare la scena sono state soprattutto le polemiche seguite ad una toccata tra i due, in bagarre per la posizione. Da una parte Leclerc a lamentarsi della troppa foga mostrata dal compagno di box, che a sua volta si scusa per l’agonismo messo in pista. Schermaglie all’acqua di rose, forse inevitabili tra due piloti che sanno con largo anticipo di dover convivere solo per questa stagione.

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