Luis Enrique, è lui il vero vincitore di questi Campionati Europei

di Fabio Bologna

Emozionano le parole del Tecnico della Nazionale Spagnola, Luis Enrique, pronunciate durante l’intervista al termine della semifinale giocata e persa ieri contro l’Italia. Frasi che sembrano quasi non appartenere al mondo del calcio. Una partita in cui la Spagna ha dominato per possesso palla ed in cui ha mostrato qualità individuali e tattiche probabilmente uniche in questo Campionato Europeo. Ha perso una semifinale ma ha vinto la Coppa di Campione del Mondo di Signorilità. “Felice per quello che ho visto, – dichiara a fine partita Luis Enrique – due squadre di altissimo livello. Uno spettacolo per i tifosi, spero che nella finale l’Italia possa fare una grande partita. Nessun rimpianto, ognuno fa il massimo. Partita con intensità bestiale. Due macchine una di fronte all’altra, una delle migliori partite che si sono viste in questo Europeo. Ho visto Chiellini e Bonucci con Lukaku e ho pensato fosse meglio togliere un riferimento e dare un uomo in più a centrocampo. Tiferò Italia, non è bello per gli inglesi, ma tiferò Italia”.

Frasi che emozionano, come detto, e che tanto lontane sembrano essere dal contesto di un  calcio fatto di continui attacchi e piangistei, come quelli avanzati dai francesi dopo la sconfitta contro la Svizzera. Prima del tecnico l’Uomo, un uomo che ha sofferto dolori personali di ineguagliabili gravità come può essere la perdita di un figlio in tenera età. Tragedie che insegnano quali sono i valori  importanti della vita e per cosa è lecito disperare. Il calcio, come ha detto lui, è un gioco, ma a pensarla così purtroppo sono veramente in pochi.