World Championships Road Race: Julian Alaphilippe si conferma campione del mondo

di Giuseppe Ortale

Campione. Spettacolare. Fenomenale. Julian Alaphilippe si conferma campione del mondo su strada portando a termine un’azione partita a circa 17 km dall’arrivo; 17 come il dorsale di Wout van Aert che da grande favorito diventa il grande sconfitto di giornata. Sull’arrivo di Leuven si piazza secondo un incredibile Dylan Van Baarle che in volata batte Michael Valgren con il padrone di casa Jasper Stuyven che si deve accontentare della medaglia di legno.

Un mondiale davvero interessante e molto bello che fin dalle prime battute vede protagonista Remco Evenepoel finito sotto le pesanti critiche della leggenda Eddy Merckx che l’ha accusato di essere troppo egoista; la corsa di oggi dice tutt’altro con il belga della Deceuninck – Quick Step che è stato “pancia a terra” per almeno 150 km.

Corsa subito in salita per gli azzurri costretti sin dalle prime battute a ricorrere un gruppo in testa con che vedeva la presenza di Evenepoel e soprattutto dei Kasper Asgreen e Magnus Cort Nielsen; una ricorsa che ha messo out mezza nazionale all quale va ad aggiungersi il ritiro, a causa di una caduta, di Davide Ballerini.

Alla prima svolta della gara a circa 55 Km dall’arrivo quando il gruppo si fraziona grazie all’azione della Francia che forma un gruppo di 17 unità che all’ingresso del circuito finale va a chiudere sulla testa della corsa.

Alaphilippe attacca due volte, la prima insieme a Sonny Colbrelli che chiuderà la corsa in decima posizione, e la seconda volta sfruttando il lavoro di Valentin Madouas.

Il campione del mondo uscente, il primo transalpino a vincere in Belgio in nove edizioni mondiali, fa il vuoto e ad accusare il colpo sono i padroni di casa che chiudono la rassegna iridata senza neanche una medaglia d’oro; nulla da fare per Mathieu Van der Poel che con le gambe a disposizione riesce a cogliere l’ottava piazza finale.

Azzurri sempre nel vivo della corsa ma in corse del genere prevale il campione e ai nostri non possiamo proprio rimproverare nulla in quella che è stata l’ultima corsa da Commissario Tecnico di Davide Cassani; sentiremo presto la mancanza de romagnolo.