Il Messina è salvo. Sciotto: “Quasi più felice della promozione. Tra 10 giorni parlerò di futuro”

di Alessandro Calleri

Missione compiuta. Il successo contro il Taranto grazie al gol su punizione di Rizzo ha regalato al Messina la salvezza in Serie C al termine di un campionato vissuto tra alti e bassi. Appena 14 i punti collezionati nel girone d’andata, 26 nel ritorno. La metamorfosi è stata completa in virtù di un mercato invernale da applausi.

Una gioia liberatoria per il presidente giallorosso Pietro Sciotto che ha ammesso però in conferenza stampa di avere anche qualche rimpianto: <<Sono molto contento per aver raggiunto la salvezza, ma non erano questi i programmi iniziali, in quanto volevamo una squadra da primi sei posti. Va comunque ricordato che alla fine del girone d’andata eravamo ultimi in classifica. Sono quasi più felice rispetto alla vittoria del campionato dello scorso anno. Ho sempre detto ai ragazzi che credevo in loro, è un gruppo importante. La dedico a mio fratello Pippo che non c’è più e sarebbe stato più felice di me>>.

La splendida cornice sugli spalti del “Franco Scoglio” ha accompagnato la squadra verso il coronamento dell’impresa. E al fischio finale tutti si sono ritrovati a festeggiare il traguardo sotto la Curva sud, tra canti e balli. <<Ho detto bravo al pubblico. Nei miei cinque anni forse è la prima volta che vedo un tifo così caloroso e la scelta di far entrare gratis i ragazzi è stata per avvicinarli al Messina. Nella mia vita sono abituato a vincere e non a perdere. Nelle prime due stagioni in Serie D abbiamo dovuto affrontare Bari e Palermo, in un altro le squadre erano già fatte, mentre al primo anno libero abbiamo vinto il campionato. In questo non avremmo dovuto soffrire fino all’ultimo, dicevo sempre che questa squadra era buona ma mancava di qualcosa d’importante, ovvero di quell’esperienza giusta che facesse crescere i ragazzi. Fino a gennaio sembrava ci fosse il demonio, mi sono liberato di tutto>>.

La festa dei calciatori del Messina

Tutte le scelte operate a gennaio, che hanno toccato sia la parte dirigenziale (con l’arrivo del ds Pitino) che la rosa adeguatamente rinforzata dopo un girone d’andata da incubo, si sono rivelate azzeccate. Rizzo, Piovaccari, Statella, Trasciani e Camilleri solo alcuni dei giocatori di spessore sbarcati a Messina ad inizio 2022 per conquistare la salvezza. Sciotto è un fiume in piena: <<Sono stato minacciato da tanti perché Russo doveva per forza andare via, ma l’ho tenuto contro tutto e tutti. Temevo che accadesse come quando ho lasciato andare via Genevier qualche anno fa e poi ho perso la finale di Coppa Italia. Credevo in Russo e nel girone di ritorno è stato infatti determinante. Era inoltre previsto che l’arrivo di Rizzo fosse il preludio alla cessione di Fofana, invece ho tenuto anche lui, rifiutandomi di cederlo. Pure Celic, Damian e Carillo erano pronti ad andare via, ma io ho detto di no. Uscire con una sconfitta avrebbe significato distruggere quanto fatto in cinque anni>>.

La scalata in classifica nel girone di ritorno è avvenuta nel segno di Raciti, il tecnico promosso dalla “Primavera” che ha ereditato da Sullo e Capuano una situazione difficilissima. <<Ho sempre detto ai miei giocatori che non mi piaceva parlare di salvezza. Dopo i risultati ottenuti a Palermo e Bari se avessimo continuato su quella scia saremmo anzi a giocarci i playoff, ma le tre sconfitte di fila ci hanno rovinato. Quello in panchina tra Raciti e Cinelli è un binomio che va risaltato, si sono coniugati al meglio e si sono meritati ciò che hanno fatto>>.

Foto di gruppo per il Messina che festeggia la salvezza

Sul futuro Sciotto annuncia che presto chiarirà i suoi programmi: <<Il Catania per 500mila euro non depositati ha fatto quella fine. Io ne ho spesi 700mila soltanto per le ultime scadenze fiscali. Non amo i confronti con altri presidenti e con chi ha fatto soltanto chiacchiere in questi anni, senza mantenere gli impegni. Io sono io ed ho fatto i fatti, promozione e salvezza mi gratificano. Del futuro non ne voglio parlare, non mi pronuncio. Il mio desiderio era lasciare il Messina in C, tra dieci giorni ne parleremo>>. Adesso è il momento di godersi la salvezza. Sabato, contro la Turris, ancora al “Franco Scoglio”, l’epilogo della stagione, visto che nell’ultima giornata i peloritani avrebbero dovuto affrontare il Catania, estromesso dal campionato. Senza più dover fare calcoli il Messina è già certo di giocare in Serie C anche il prossimo anno.