Al Marsala lo storico derby siciliano in A2 contro Messina

di Alessandra Puglisi

Tra Desi Shipping Akademia Sant’Anna Messina e Seap Sigel Marsala Volley non era una partita qualunque. Per l’una si trattava dell’esordio casalingo in serie A2, a vent’anni dall’ultima volta nella massima serie per la città peloritana; per l’altra, a riposo il primo turno, era un nuovo inizio di campionato, ansiosa di testare la propria condizione con qualche ambizione in più quest’anno. La gara, svoltasi domenica alla Palestra polivalente della Cittadella Universitaria di Messina costituiva anche il derby tra le due uniche squadre che rappresentano la nostra isola nella seconda serie nazionale.

Dopo circa due ore di gioco, il Marsala è riuscito a guadagnare l’intera posta in palio. Al termine dell’incontro Marco Bracci ha espresso la sua soddisfazione: “siamo felicissimi di aver vinto 3-1. Non era un esordio facile, in trasferta, contro il Messina che aveva già un po’ più ritmo di noi, dopo aver giocato cinque set al primo turno. La nostra battuta in alcuni momenti ha fatto la differenza, o con alcuni ace o per giocare muro e difesa con la loro palla staccata. Con il servizio le mie ragazze hanno reso il gioco dell’avversario un pochino più scontato. Non credo che a fare la differenza, invece, sia stata la nostra maggiore esperienza –continua il tecnico toscano – ci siamo presentati con un reparto di centrali composto da Elisa D’Este alla prima da titolare e Francesca Guarena all’esordio in A2, per le due straniere (Salkute e Baasdam) era la prima partita con noi e la Orlandi in regia ha soli 18 anni. Anzi proprio perché le ragazze hanno tra di loro pochissima esperienza mi è piaciuto come hanno cercato e voluto la vittoria. Il campionato sarà difficile e noi dovremo lottare in questa maniera in ogni partita. Ho spiegato alle ragazze che è fondamentale lottare ogni gara, nessuno ci regalerà niente”.

I primi due set sono giocati alla pari, punto a punto, con alternanza delle due formazioni nelle situazioni di vantaggio e recupero. Il primo set, iniziato male per le padrone di casa (sul 6-9 il primo time-out è di Breviglieri, che è costretto ad effettuare in breve anche il secondo sul 6-12 e a rischiare la francese Aureelia Ebatombo, non in perfette condizioni fisiche), è un continuo provare a riagganciare le avversarie, soprattutto sul finale, in cui il gap si riduce a meno un punto. Le ragazze di mister Bracci riescono con determinazione, comunque, a chiudere per 23-25.

 Il secondo set è caratterizzato da un bellissimo testa a testa, a cui fa da cornice l’entusiasmo dei tifosi locali. La formazione marsalese mette a segno qualche palla in più dal centro, grazie anche alle fast efficaci della D’Este, ma commette qualche errore ingenuo di troppo. Viene fuori la grinta delle messinesi, che nei momenti decisivi si fanno trovare pronte per un allungo che vale il pareggio dei conti: risolutivo il turno finale in battuta di Barbara Varaldo, rientrata sulla Ebatombo. Sul 21-20 a nulla serve il time.out di Bracci, nel tentativo di interrompere il ritmo di gioco, segue, infatti, un muro di Ambra Composto e un ace proprio della Varaldo che infiammano il palazzetto. Chiude di prima intenzione e di prepotenza ancora la centrale Composto.

Nel terzo set l’approccio del Marsala Volley, che poteva essere non semplice, è da grande squadra. Ritrova la concentrazione, guadagnando serenità e fiducia, così che dalla seconda metà del parziale prende il largo, fino al 18-25, complici anche i tanti errori nei vari reparti della squadra ospitante. Il quarto set, un po’ sulla falsa riga dell’ultima parte del precedente, è a completo appannaggio delle marsalesi e Capitan Muzi e compagne non riescono più ad andare in vantaggio, cedendo il parziale (19-25) e la partita al Marsala, trascinata, in particolare, dalla top scorer Salkute, con 18 punti all’attivo. Bracci ha così analizzato queste fasi finali: “terzo e quarto set abbiamo giocato in maniera più tranquilla, anche se l’inizio del terzo set poteva essere un’incognita perché il Messina aveva vinto il secondo. Sono felice perché le ragazze sono riuscite subito ad accantonare la sconfitta del secondo set e pensare al terzo che era fondamentale. I punteggi del terzo e quarto parziale potrebbero far pensare ad una partita più facile di come sia stata, ma in realtà sono nati dal fatto che dal nostro lato del campo abbiamo fatto le cose per bene, non sbagliando appoggi, alzate ecc. Una volta che si è riusciti a staccare l’avversario di qualche punto, abbiamo acquisito maggiore fiducia ed è diventato tutto più semplice. Ma è una semplicità che ci siamo conquistate, non ci è stata regalata”.

Tra le fila messinesi la migliore realizzatrice è la Ebatombo con 17 colpi messi a segno. Mister Breviglieri ha spiegato: “Aurelia è in miglioramento ma non è ancora pienamente recuperata; è vero che ha fatto tanti punti, ma anche qualche errore, non possiamo aspettarci di più da lei in questo momento, probabilmente non ha ancora una partita intera sulle gambe, ma sarà di sicuro importante nel corso del campionato”. Il coach dell’Akademia Sant’Anna ha poi, in generale, analizzato la gara: “le ragazze ci hanno provato, però è abbastanza evidente che in questa partita – e forse in questa fase della stagione – commettiamo ancora troppi errori. Non riusciamo a trovare un punto di equilibrio tra il rischiare per dovere fare punto e il gestire quando non è possibile, per poter giocare un pochino di più muro-difesa quando la palla non è perfetta. Tra battuta e attacco stasera abbiamo fatto 28 errori, 16 in battuta e 12 in attacco, se ci aggiungiamo 10 punti diretti subiti in ricezione, sono sicuramente un numero di punti significativo a vantaggio delle avversarie. Non c’è da rimproverare nessuno, è un problema su cui dobbiamo lavorare. Credo che a differenza della partita di Soverato ci sia stata in alcuni frangenti meno lucidità sulle scelte da fare, in particolare in attacco, anche se a dire la verità abbiamo perso pur avendo avuto numericamente un attacco più alto, abbiamo perso due set in cui abbiamo messo più palloni a terra dell’altra squadra. Il problema è che abbiamo fatto più errori, per cui quell’attacco, che sembra più alto come numero di colpi vincenti, dal punto di vista dell’efficienza è più basso. Credo che questa sia stata la chiave della partita”.

Nell’ambito dei rischi di cui parla Breviglieri potrebbe esserci l’idea di forzare un po’ di più il gioco al centro e nello specifico ha continuato: “È vero che potremmo provare a giocare di più al centro, ma per farlo bisogna anzitutto ricevere bene. Non mi sento di colpevolizzare nessuno per le scelte di gioco fatte oggi. Sicuramente poter giocare di più al centro sarebbe un’arma in più, ma dovremmo prima ricevere meglio. Non abbiamo ricevuto peggio del Marsala in generale, ma abbiamo subito più punti. Giocare contro la loro battuta non era facile, avevano quattro battitori spinti, non è da tutte le squadre, sono fastidiose da gestire”.

Il gioco al centro per l’allenatore ferrarese fornirebbe un’arma in più alla sua squadra, considerato che da quest’anno il reparto annovera, oltre che un’ottima Ambra Composto (nel derby a segno con otto punti), anche Greta Catania, talento etneo dalle grandi potenzialità e dal futuro garantito. L’abbiamo sentita in un’intervista esclusiva per Sport Web Sicilia.