13 gennaio – Il compleanno dei campioni

di Ettore Ferrari

Il 14 novembre viene da tutti riconosciuto come il compleanno dei campioni: Hinault, Adorni (scomparso nell’ultimo Natale), Nibali e altri atleti come Boifava. Ma non esiste solo questa data, in quanto il 13 gennaio ha dato i natali ad altri atleti di spicco. Su tutti, l’indimenticato Marco Pantani (1970-2004), Egan Bernal (1997), Fausto Bertoglio (1949) e Giovanni Visconti (1983), al primo anno da ex dopo una lunghissima carriera da professionista.

Il Pirata sempre nel cuore di tutti – Pantani ha infiammato le folle e viene giustamente ricordato come uno dei più grandi scalatori di sempre (per alcuni, addirittura il più forte). Memorabili le sue imprese in salita, che sono rimaste impresse in modo indelebile nella storia del ciclismo. Citiamo Merano e Aprica (Giro 1994); Alpe d’Huez e Guzet Neige (Tour ’95); ancora Alpe d’Huez e Morzine (Tour ’97); fino ad arrivare alle leggendarie vittorie  di Piancavallo e Montecampione e poi Plateau de Beille e Les Deux Alpes (impresa storica!), che suggellarono la straordinaria accoppiata Giro-Tour del 1998. L’anno dopo quello che poteva essere e che non è stato, il secondo Giro ormai stravinto (4 tappe e maglia rosa con oltre 7′ sul secondo alla vigilia della penultima tappa) per la triste vicenda dell’esclusione da Madonna di Campiglio. Quello fu l’inizio della fine, Marco aveva superato tanti infortuni (anche gravi!) durante la carriera, ma quella fu un’autentica mazzata dalla quale non si riprese più (nonostante ancora un paio di splendide vittorie parziali al Tour 2000 – Mont Ventoux e Courchevel – al cospetto di Lance Armstrong). La sua esistenza si è chiusa tragicamente, in un anonimo albergo di Rimini il 14 febbraio 2004 a soli 34 anni. Una fine su cui ancora aleggiano sospetti, dubbi e quant’altro, che non fanno che accrescere la rabbia per una vita, prima ancora  che per un Campione assoluto, prematuramente volata in cielo.

L’altro Fausto – Niente paragoni, ovviamente, con l’immenso Fausto Coppi, ma nel panorama delle ruote c’è stato un altro Fausto: Bertoglio, che oggi compie 74 anni. Bresciano, con una carriera breve (dal 1973 all’80) con un unico grande trionfo, il Giro d’Italia del 1975, quello che si concluse in cima alla mitica vetta dello Stelvio e che vide il corridore della Jolly Ceramica prevalere su un altro comprimario, l’iberico Francisco Galdos, dopo un appassionante testa a testa finale. Partito come gregario di Giovanni Battaglin (che il Giro lo vincerà diversi anni dopo), Bertoglio fece della regolarità la sua arma vincente, anche per l’inaspettata uscita di scena proprio di Battaglin. In quel Giro, mancava il cannibale Eddy Merckx, e Gimondi non seppe approfittarne, fermandosi al terzo gradino del podio. In quel Giro, si apprezzò il miglior Roger De Vlaeminck in una grande corsa a tappe: quarto nella classifica finale, maglia ciclamino e vincitore di ben 7 tappe! Tornando a Bertoglio, il classe 1949 non riuscì a dare seguito a quella inaspettata quanto meritata vittoria, ottenendo in seguito un apprezzabile terzo posto al Giro del ’76 (nello stesso anno fu anche 9° al Tour).

Bernal, primo colombiano re del Tour – Egan Bernal compie oggi 26 anni e la sua storia è ancora da scrivere, nonostante abbia già in carniere il Tour 2019 (a soli 22 anni!), primo colombiano e, più in generale, sudamericano della storia a trionfare nella Grande Boucle; e il Giro 2021, secondo dopo Nairo Quintana a portare la maglia rosa nel suo Paese. Un campione di classe purissima, che proprio 12 mesi fa ha subito un terrificante incidente in allenamento, dal quale si è ripreso miracolosamente dopo aver rischiato la carriera e, soprattutto, la vita! Il 2023 lo aspetta per un pronto rilancio.

Visconti, il siciliano di Torino – Nato nella capitale piemontese, ma di fatto palermitano, Giovanni Visconti festeggia oggi un compleanno speciale: 40 anni, il primo dopo aver appeso la bicicletta al chiodo lo scorso marzo. Una lunga parabola tra i professionisti iniziata nel 2005 e conclusa appunto nel 2022. Tra i successi, spiccano 3 maglie tricolori di campione d’Italia (2007-10-11) e 2 tappe al Giro d’Italia. Ma non vanno dimenticate le svariate vittorie in semiclassiche italiane (tra gli under-23 è stato campione europeo nel 2003). Negli anni è stato particolarmente apprezzato come uomo squadra, soprattutto alla Movistar del grande Alejandro Valverde. Buona vita Giovanni!