Van der Poel-Van Aert: la sfida reale

di Ettore Ferrari

Hoogerheide (Paesi Bassi) ore 15 domenica 5 febbraio 2023: va in scena l’ennesima sfida del duello infinito tra i due grandissimi protagonisti del ciclocross dell’ultimo decennio. Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel si giocano una maglia iridata. Un tracciato disegnato da Adri Van der Poel, padre di Mathieu e lui stesso grande interprete del ciclocross per quasi vent’anni (1 Mondiale a quasi 37 anni, 5 medaglie di argento, di cui quattro consecutive, e 2 di bronzo, l’ultima a 40 anni!) oltre che campione su strada (gran cacciatore di classiche con successi al Fiandre, alla Liegi e all’Amstel). Suo figlio proverà a conquistare per la quinta volta in carriera il titolo mondiale Elite. Da qualche anno, ormai, i due campionissimi del fango non svolgono per intero la stagione, saltando diversi appuntamenti e lasciando campo libero agli altri nelle classifiche di Coppa del Mondo, Superprestige e X2O Trophée. Ma quando sono al via, è quasi certo che a spuntarla sia uno dei due.

WVA favorito, ma MVDP parte davanti – Proprio per effetto delle alchimie di Coppa del Mondo, Van Aert, che ha saltato più gare, partirà dalla seconda linea. I primi otto infatti, replicano la classifica finale della classifica di Coppa. E allora in prima fila troviamo Laurens Sweeck (vincitore della Coppa del Mondo), il campione europeo Michael Vanthorenhout, Eli Iserbyt, Lars Van der Haar, Vandenputte, Van der Poel, Kuhn e Vandenbosch; quindi Van Aert appunto in seconda fila. C’è da dire, però, che il fuoriclasse della Jumbo-Visma avrà davanti a sé ben 5 compagni di nazionale, e un eventuale partenza jet del grande rivale, potrebbe essere stoppata dai suoi connazionali presenti in massa in prima fila.

MVDP-WVA 4-3… – L’attesa è enorme, e non potrebbe essere diversamente per questi due meravigliosi giganti del fango, che da quattro anni sono diventati tra i migliori anche su strada. Si sfidano da sempre, e solo tra gli Elite hanno vinto 7 degli ultimi otto mondiali! L’unico è stato quello dello scorso anno, dove erano entrambi assenti (Van Aert per scelta tecnica e Van der Poel per problemi alla schiena). Ha iniziato Van der Poel nel 2015 a soli 20 anni! Poi, il tris consecutivo di Van Aert (2016-17-18), imitato da Mathieu (2019-20-21). Un pronostico è quasi impossibile, Van Aert ha vinto e convinto di più in questa stagione (8 successi, alcuni davvero pregevoli), ma come si fa a pensare a un Van der Poel (6 acuti, di cui ben quattro in Coppa del Mondo) già sconfitto in partenza? Pura utopia, anzi proprio il belga ha più bisogno di vincere dopo, pur tra tante vittorie di prestigio, da settembre 2020 ha collezionato una sequenza incredibile di podi (ma senza vittorie!) negli appuntamenti più importanti. Nel 2020: 2° al mondiale in linea e in quello a cronometro, 2° al Fiandre (battuto di un soffio da Van der Poel!); nel 2021: 2° al mondiale di ciclocross (e chi lo batte?), 3° alla Sanremo, 2° alle Olimpiadi in linea, 2° al mondiale a cr.; nel 2022 2° alla Roubaix, 3° alla Liegi. Tanti, troppi piazzamenti.

Pidcock assente – Campione del mondo uscente (e campione olimpico di mtb a Tokyo), il baby prodigio del ciclismo d’Oltremanica, nonché altro campione multidisciplinare delle due ruote degli ultimi anni, si è chiamato fuori anzitempo dal difendere il titolo perché, a suo dire, la corsa è stata inserita troppo avanti in calendario e lui punta già a partire forte su strada. Sta di fatto che nel 2022/23 la sua stella ha brillato pochissimo nella specialità fuori strada e sembra pure intenzionato negli anni a venire a limitare ulteriormente le sue uscite.