Le strade del Giro ’23: quarta tappa, sarà spettacolo?

di Valentino Sucato

Domani 9 maggio, quarta tappa da Venosa a Lago Laceno, con 175 km senza in attimo di tregua. Saliscendi come nelle montagne russe e senza nemmeno un tratto pianeggiante per poter respirare. Sarà qui il primo vero banco di prova per capire chi sta soffrendo in queste prime pedalate di un Giro che i pronostici vogliono belga-sloveno ma che nel gioco di un possibile equilibrio strategico tra i due campioni potrebbe far emergere una terza forza. Dopo una sessantaquattro chilometri c’è il primo Gpm il Passo delle Crocelle che probabilmente servirà come palcoscenico ai fuggitivi di giornata che vorranno catalizzare l’attenzione di telecamere e spettatori. Poi un lungo tuffo di 20 km che in caso di pioggia potrebbero essere di fondamentale importanza. Nel punto in cui finisce la discesa (km 83,9) inizia una salita non cattiva di seconda categoria verso Muro Lucano dove è previsto un traguardo volante. Qui una specie di dentino illuderà i ciclisti che si ritroveranno dopo un intervallo in falsopiano di 6 km a pedalare ancora con il naso all’insù verso il monte Carruozzo. Seguirà un’altra discesa di 16 km. Da Conza della Campania sino a Montella il percorso sarà ondulato che servirà a preparare la battaglia finale. Da Montella a Colle Molella la pendenza taglierà le gambe ai velocisti ma scatenerà gli appetiti degli scalatori e di quegli uomini in cerca di gloria. Nella salita di Colle Molella (9.9 km al 6.0%) che terminerà a 3 km dall’arrivo dopo brevi tratti attorno al 10% e punte del 12% che inizieranno a Bagnoli Irpino. I 3 km finali che accarezzeranno Lago Laceno saranno il trampolino finale per chi vorrà scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Giro ’23. Gara difficile da decifrare per almeno tre motivi. Perché siamo all’inizio di un Giro che in tanti temono per le salite e che vogliono centellibare le fatiche. Perché le squadre dei capitani vogliono controllare la corsa lasciando pochi spazi ad avversari pericolosi per la classifica generale e perché il meteo potrebbe essere avverso ed influenzare lo svolgimento della gara.