Messina, Sciotto verso il no alla proposta di Mannino. Attesa la risposta ufficiale

di Alessandro Calleri

Non c’è ancora stata una risposta ufficiale ma filtra una certa insoddisfazione da parte della proprietà dell’Acr Messina circa il contenuto della proposta d’acquisto inviata dall’investitore Fabrizio Mannino. Pietro Sciotto sarebbe infatti orientato a respingere l’offerta per la cessione delle quote del club non ritenendola congrua.

Ad inoltrare la Pec, nella tarda mattinata di giovedì, è stato lo studio legale Bella che cura gli interessi di Mannino, palermitano d’origine ma cresciuto a Torino, attualmente operativo tra Dubai e Hong Kong. Restano top secret le cifre, ma l’entità della buonuscita da corrispondere all’uscente e le clausole legate ai debiti pregressi sembrerebbero non aver accontentato in alcun modo il presidente Sciotto. Sul tavolo anche i crediti, relativi al “minutaggio” dei giovani e ai premi di valorizzazione di alcuni under. Lo studio commerciale di Giovanni Giliberto, da anni storico collaboratore di Sciotto, aveva trasmesso telematicamente nella due diligence ai consulenti della controparte le carte aggiornate dal saldo dei debiti e col versamento della fideiussione dopo il 20 giugno. Poi la Pec con l’offerta che non sarebbe stata valutata positivamente.

Non è un mistero che il feeling tra i due non sia mai esploso, ma adesso Mannino rilancerà? Sciotto farà una sua controproposta? Le parti possono cercare di giungere ad un’intesa oppure si chiuderà, questa volta in maniera netta, la trattativa, già riaperta dopo lo stop dichiarato lo scorso 15 giugno?

Ove tramontasse del tutto l’ipotesi Mannino e difficilmente, salvo colpi di scena, potrebbero prospettarsi delle soluzioni alternative, spetterà ancora a Sciotto pensare ad un piano “B”, iniziando a lavorare in vista della stagione 2023/2024, in quello che sarebbe il settimo anno consecutivo con lui al timone del Messina. Di certo il tempo continua a scorrere e, superati gli step dell’iscrizione al campionato con la relativa ratifica arrivata dalla Covisoc, il Messina è sempre desolatamente fermo al punto di partenza.

Nessuna pianificazione, nessuna certezza riguardo a direttore sportivo e staff tecnico, né tantomeno sulla campagna acquisti (sette i giocatori che risultano tesserati) o in merito al ritiro pre-campionato. Il 20 agosto è fissato l’esordio in Coppa Italia, sette giorni più tardi si giocherà invece la prima giornata di Serie C e i giallorossi appaiono terribilmente in ritardo sulla tabella di marcia. Serve al più presto un’accelerata, in un senso o nell’altro, per non dover pagare dazio sul campo. Purtroppo un film già visto in riva allo Stretto.