Tour’23: spettacolo sul Grand Colombier. Vince Kwiatkowski, attacca Pogacar

di Valentino Sucato

 

 

Nel giorno della festa nazionale francese e con il traguardo posto nel mitico Grand Colombier arriva la vittoria di Michal Kwiatkowski, un’ impresa di altri tempi con una fuga lunghissima che ha premiato la tenacia del forte ciclista della Ineos. Per lui è la seconda vittoria di tappa al Tour de France dopo quella nella 17a tappa dell’edizione 2020. I polacchi con il Tour hanno un feeling particolare: a vincere nelle strade della Grande Boucle anche Zenon Jaskula, Rafal Majka e Maciej Bodnar.  L’atteso attacco di Pogacar c’è stato ma a 400 metri dal traguardo che ha ulteriormente ridotto il vantaggio di Jonas Vingegaard che da stasera è di nove secondi.

La corsa. Dopo qualche chilometro arriva l’attacco di giornata:  19 corridori in fuga dopo 26 km di corsa: Quentin Pacher (Groupama-FDJ) autore del primo scatto, Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Alberto Bettiol, James Shaw (EF Education-EasyPost), Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step), Matej Mohoric, Fred Wright (Bahrain Victorious), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Adrien Petit, Mike Teunissen, Georg Zimmerman (Intermarché-Circus-Wanty), Nelson Oliveira (Movistar), Hugo Houle (Israel-PremierTech), Luca Mozzato (Arkea-Samsic), Maxim Van Gils (Lotto-Dstny), Cees Bol, Harold Tejada (Astana), Anthon Charmig (Uno-X), Pierre Latour (TotalEnergies).  L’UAE Team Emirates ha controllato la corsa con il  distacco che ha raggiunto 2’25” a 60 km dalla fine.

All’inizio della salita -17,4km del Grand Colombier il distacco del gruppo aveva raggiunto i 3’55” 17,4 km. Scatta il francese Pacher dal gruppo di testa  ai -16 km prima della vetta, ripreso da  Tejada, Van Gils e Shaw lo hanno ripreso ai -12,8 km.  È il turno di Kwiatkowski attacca con veemenza e ai -10km ha 3’15” di vantaggio sul gruppo Vingegaard e 57″ sul drappello inseguitore. Sulla salita l’Uae inizia il forcing. Pagine da leggenda: ci sono due polacchi protagonisti: Kwiatkowski davanti e Rafal Majka ad aiutare Pogacar.  Il vantaggio del polacco in fuga si restringe a 2’20” ai 5 km dall’arrivo. Kwiatkowski sente profumo di vittoria e non molla, la classe c’è ma qui serve cuore e testa. Adam Yates accelera si – 3 km e il gruppo dei leader si assottiglia ulteriormente: adesso sono in 15. Vingegaard non molla di un centimetro Pogacar. Arriva Kwiatkowski,vincente e stremato. Ma c’è un’altra corsa da seguire. Ai -400m si scatena la furia di Pogacar, Vingegaard lo segue, ma lascia sul campo qualche metro e soprattutto 4″ che diventano 8″ con il gioco degli abbuoni. Spettacolo di pubblico, spettacolo nel gruppo: siamo solo all’antipasto. Il bello deve ancora venire. Vingegaard resta con un vantaggio di 9″ sullo sloveno. Un’inerzia come una goccia in un mare anche se qui si parla di montagna.