Vuelta’23, a Puerto de Belagua vince Evenepoel: ecco il ruggito del leone ferito

di Valentino Sucato

“ I lupi non si arrendono mai ”, aveva detto ieri Remco Evenepoel dopo il suo personale venerdi nero di ieri. E oggi a distanza di sole 24 ore ne ha dato ampia dimostrazione. Ed è venuto fuori l’orgoglio di un leone ferito che capisce che il suo regno (da detentore della Vuelta) è finito ma vuole abdicare con onore. Non dimenticando di indossare la maglia di campione belga un altro motivo per ruggire. E dunque la difficile 14a tappa che arrivava in cima al Puerto de Belagua è sua. Gara dura che ha esaltato il giovane belga e il meno giovane Romain Bardet (Team dsm-firmenich) ainsieme dal 90° km dall’arrivo, l’uomo della Soudal Quick-Stepha ha staccato lo scalatore francese nella salita finale e ha vinto da solo scavando un solco con il gruppo. I big della generale hanno lasciato andare il belga, una specie di rispetto ed onore al coraggioso belga che ieri aveva subito l’onta di una crisi che non dimenticherà presto arrivando con 27′ di ritardo. Sepp Kuss (Jumbo-Visma) resta in Rosso senza grosse preoccupazioni. La corsa. I 156 km da Sauveterre de Béarn a Larra Belagua si dividono in due blocchi: i primi 55,7 km praticamente in pianura. Poi 100km di pendenze dure.Dopo 50km di corsa con li UAE Evenepoel e Bardet partono in cima all’HourcèreIl inseguiti da 24 corridori tra cui Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek) – il migliore classificato assoluto, a 21’13” da Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Kévin Vauquelin (Arkéa-Samsic ) , Michael Storer (Groupama-FDJ), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Lennard Kämna (BORA-hansgrohe), Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty). Ma contrariamente a quanto si potesse immaginare, il divario con il gruppo maglia rossa non si allarga perche dietro l’ UAE Team Emirates corre a ritmi serratissimi per mettere alla frusta la Jumbo-Visma e provare ad attaccare con Juan Ayuso. Il vantaggio dei due fuggitivi è di soli tre minuti in vetta. Nella discesa il duo si avvantaggia sugli inseguitori e arriva ai piedi del Port de Larrau (14,9 km all’8%). Cresce ancora a 4’30” il gap malgrado il lavoro insidioso della squadra emirina. In cima Storer, terzo, passa con 1’30” dai due di testa. Dietro di lui, Jonathan Castroviejo (INEOS Grenadiers) e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) sono i già a quasi due minuti. Il gruppo è ormai in ritardo di oltre 5 minuti. Dopo il duro lavoro dei suoi, Juan Ayuso prova ad andare all’attacco ma viene subito seguito dal trio Jumbo-Visma . Lo spagnolo non insiste, il gruppo si ricompone e la squadra olandese riprende in tutta tranquillità la guida. In alto, Evenepoel si aggiudica i 15 punti diventando il leader virtuale della classifica della montagna con 50 punti contro i 37 di Storer , che si trova in terza posizione a 2 minuti. Prima di avvicinarsi alla salita finale, i due fuggitivi attraversano il breve Puerto de Laza (3,2 km al 5,8%), in cui il belga comincia a mettere alla frusta il francese, che non mostra ancora alcun segno di cedimento. Il campione belga aggiunge in cima altri 3 nuovi punti. Si sale verso Puerto de Belagua (9,4 km al 6,3%), Storer viene raggiunto da Castroviejo e Van Eetvelt. Il gruppo è ora guidato dalla Bahrain Victorious a 6 minuti. Evenepoel alza il ritmo, Bardet non sembra in grado di attaccare il belga e rimane agganciato alla sua ruota. Sino che al km -4, quando il francese crolla, esausto. Evenepoel vola in solitaria verso la seconda vittoria in questa Vuelta, un bel premio di consolazione dopo aver perso ogni possibilità di ottenere il bis della vittoria finale.