Vuelta’23: ecco l’Angliru, il re delle Asturie

di Valentino Sucato

La tappa di oggi la Ribadasella Ribeseya-Altu de l’Angliru di 124,4 km è di quelle da non perdere. Si tratta di una frazione che seppure breve stravolgerà la classifica generale: l’arrivo sul gigante spagnolo, l’Altu de l’Angliru è di quelli che non perdonano. La montagna per eccellenza della corsa spagnola con le sue pendenze tremende potrà creare tanta differenza e rimescolare le carte. Sarà lui a dare il lasciapassare a chi potrà davvero vincere la corsa. Dopo cinquanta chilometri si comincia a salire un po’, poi arriva l‘Alto de la Colladiella, con il tratto finale di 5 chilometri vicino al 9% e pendenza media ed il 14% di massimale. L’Alto del Cordal sarà un antipasto: è un’ascesa suddivisa in tronconi, con tratti semplici inframezzati da rampe che vanno costantemente in doppia cifra. Poi arriva l’Angliru, che ha sì una pendenza media del 9,8% ma falsata da un tratto in discesa verso il traguardo. La seconda parte è quella più difficile, 6,5 km al 13% e punte al 24% che termina ai -2 dall’arrivo. Riepilogo delle salite

 

Alto de la Colladiella (cima al km 75,8 / 1a categoria): 7,8 km al 7,1% / max 14%

Alto del Cordal (km 103,3 / 1a categoria): 5,4 km al 9,2 % / max 14%

Alto de l’Angliru (km 124,4 / categoria speciale): 12,4 km al 9,8% / max 24%