Basket, dall’inferno al paradiso, Ragusa batte Roma in trasferta

di Pietro Minardi

Seconda vittoria consecutiva per la Passalacqua Ragusa che, sul parquet di Roma, batte di misura le giallorosse con il punteggio di 67-69. Una partita dai due volti per le aquile iblee: ritmi da grande squadra nei primi due quarti, confusionarie al rientro dall’intervallo lungo.

La cronaca del match

La Virtus era infatti partita molto bene, trascinata da una grande prestazione di Laura Juskaite e Oderah Chidom (19 e 22 punti finali per le due leader ragusane). Sull’altro fronte, è l’ex Nicole Romeo a rappresentare un problema per la difesa siciliana. Ragusa va all’intervallo addirittura di 12 (32-44). Poi, qualcosa si spegne. La Passalacqua va in confusione e Roma recupera. Anzi, va avanti nell’ultimo quarto, raggiungendo anche nove punti di massimo vantaggio. Per Lardo le cose sembravano mettersi male, con una situazione falli precari. E, al danno, si aggiunge la beffa, con l’espulsione dell’ex tecnico della nazionale per proteste. Con Laura Spreafico fuori per raggiungimento del quinto fallo, le aquile iblee trovano però un lampo di orgoglio e reagiscono. Il finale è thriller. Juskaite piazza due triple pesantissime, seguite dai canestri prima di Maria Miccoli e poi, quello decisivo, di Ilaria Milazzo. Finisce 67-69 per Ragusa, con le aquile iblee che si risollevano in classifica salendo a quota quattro.

Romano: “reazione segnale importante”

“Bene i primi due quarti – commenta l’assistant coach Massimo Romano – abbiamo mosso bene la palla, le ragazze sono state brave a fare tutto quello che avevamo preparato. Poi dopo loro ci hanno ripreso con questa difesa mista, noi siamo stati poco lucidi, diciamo molto merito loro ma anche demerito nostro. Le due triple di Juskaite dopo l’espulsione di Lino sono state fondamentali. Le ragazze in quel momento si sono compattate. Questo capita spesso ma significa che il gruppo è unito e questo è un segnale importante da parte della squadra, sono state davvero brave a reagire a questa situazione. C’è lavorare e recuperare anche Jakubcova dal punto di vista fisico”.