Palermo Calcio, il City Group si espande in società, quote Mirri scendono al 5%

di Pietro Minardi

Cambiano gli equilibri societari in casa Palermo. Il City Football Group (CFG), holding internazionale di proprietà del patron del Manchester City Mansour, ha allargato i propri confini all’interno della società rosanero. La società finanziaria ha infatti acquisito parte delle quote appartenenti a Dario Mirri, salendo così al 94,94%. Scende così al 5% la quota azionaria dell’imprenditore palermitano, il quale manterrà il suo ruolo di garanzia all’interno del CdA. Invariato invece il peso del supporters trust “Amici Rosanero”, forma di azionariato popolare voluta proprio dallo stesso Dario Mirri quando la squadra rosanero militava ancora in Serie C. I tifosi conservano così una quota marginale dello 0,06% anche se, per previsione statutaria, l’incidenza di voto sale al 10%.

Il percorso fatto in un anno e mezzo

Una manovra figlia degli aumenti di capitale all’interno dei bilanci del club di viale del Fante che, rispetto ad altre realtà della cadetteria, può vantare una serie di investimenti importanti nell’ultimo anno e mezzo, ovvero quando Ferran Soriano e soci sono diventati ufficialmente proprietari della società sportiva di calcio. Un cambio di passo, una rivoluzione copernicana nel mondo di fare calcio a Palermo dal punto di vista manageriale la quale, si spera, troverà una concretezza anche nei risultati del campo. Dopo un anno di consolidamento tranquillo, l’obiettivo quest’anno si è notevolmente alzato, con la ricerca della promozione in Serie A.

Le aspettative dei tifosi e la società

Al momento i rosanero sono terzi. Una posizione di tutto rispetto che, però, non garantisce l’accesso diretto alla massima serie, ma solo un posto in prima fila nei futuri play-off. I tifosi si aspettano invece qualcosa in più dagli uomini di Eugenio Corini e da un gruppo che sta stabilendo la propria egemonia in tutta Europa (leggasi il bel momento del Girona e dell’ammiraglia Manchester City). I freddi numeri da soli non bastano. Il calcio, d’altro canto, è un business “emotional vertical”, ovvero fortemente legato all’impatto emotivo nel proprio pubblico di riferimento. Il core business di una società è il risultato sportivo. Sta adesso alla squadra tramutare in potenza quello che in atto il City Group ha predisposto con tanta diligenza.