La tragica morte di Simone Glorioso promessa del pugilato, il suo maestro “Era un talento”

di Edoardo Ullo

Il mondo sportivo palermitano è a lutto per la tragica morte di Simone Glorioso, giovanissima promessa della boxe, seconda vittima del tremendo incidente stradale di viale Regione Siciliana che si è verificato lo scorso 24 dicembre alla vigilia di Natale. Il volo della Smart guidata Michelangelo Aruta, 22 anni deceduto sul colpo dopo l’impatto, non gli ha lasciato scampo. Nelle scorse ore è stata dichiarata la morte cerebrale.

Una tragedia che ha colpito la famiglia e la palestra dove si allenava. Simone Glorioso, infatti, era una promessa del pugilato avendo anche vinto lo scorso anno il titolo di campione italiano nella categoria Juniores 54 kg e di recente aveva, a Copertino in provincia di Lecce, centrato il bronzo nella categoria 57 kg.

Risultati che lo avevano anche portato in Azzurro. A fine estate, infatti, era arrivata anche la convocazione in Nazionale.

Il maestro Di Stefano, “Era un talento”

Sgomento il maestro Paolo Di Stefano alla palestra di Villagrazia di Palermo, vicino a Bonagia, che sottolineaEra un talento. Aveva cominciato fin da piccolo a Bonagia con suo fratello più grande. Doveva crescere ma aveva tutte le carte in regola per diventare forte. Voleva la rivincita dei campionati italiani svolti a Copertino (in provincia di Lecce) e mi diceva che lo avrebbe battuto”.

Il cordoglio su Facebook

La Nostra Asd Pugilistica D’Alessandro Porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Simone Glorioso al maestro Paolo Di Stefano. Notizie che non avremmo mai voluto ricevere”.

Anche il Little club Conti si stringe attorno alla famiglia: “Muore dopo un incidente stradale il pugile Simone Glorioso, promessa del pugilato italiano. Da parte di tutti noi, condoglianze alla famiglia“.

La Boxe Team Tranchina si unisce al dolore ed al cordoglio per la grave perdita: “Ricordo quanto fatto l’estate del 2022 – racconta Salvo Tranchina – quando partimmo assieme per i campionati italiani. Siamo tornati con i rispettivi titoli: Crucillà nei 48 kg e lui nei 54 kg. Una tragedia immane“.

Sui social anche il ricordo dei tanti amici: “Simone, su questa terra hai lasciato bellissimi ricordi e così vogliamo ricordarti. Hai messo l’ultima volta i guantoni e hai lottato come un vero guerriero ma il destino ha voluto che andasse così. Ciao campione“.