Amarcord, il pallone racconta, quando il Catania sbancò l’Olimpico

di Valentino Sucato

Era il mese di giugno e già la primavera stava lasciando il palcoscenico ad una torrida estate quando correva l’anno 1983. Il campionato di Serie B, forse il più nobile della sua storia per la contemporanea presenza di Milan, Lazio Atalanta e Bologna, aveva chiuso i battenti il 12 giugno con le promozioni dei rossoneri e biancocelesti e addirittura con la retrocessione in C del Bologna. Mancava però un appendice finale per stabilire la terza promossa in A.

Una serie cadetta che sembrava una A2

Ricordiamo che  a quel tempo non c’erano i playoff. Il Catania con i suoi 45 punti era  riuscito ad agganciare nell’ ultima giornata la Cremonese che otteneva solo un punto nel derby giocato a Varese, con gli etnei che guadagnavano il diritto agli spareggi a tre dove vi era presente anche  il Como che aveva vinto a Bari per 2-1. Gli etnei nell’ ultima gara soffrendo non poco avevano battuto il Perugia per 2-1 dopo che gli umbri erano passati in vantaggio con Amenta. Ma Cantarutti prima e Mastalli dopo avevano ribaltato il risultato. Due lombarde e una siciliana dunque andarono nello spareggio a tre con tutte le gare da giocarsi all’ Olimpico di Roma. Tre squadre che presentavano calciatori molto tecnici ma anche adatti alla categoria, quella Serie B che non per niente veniva chiamata A2. Il Como con Fusi, Matteoli, Nicoletti e il forte portiere Giuliani, il Catania aveva Ranieri, Mastalli, Mastropasqua, Chinellato, Cantarutti e il guardiapali Sorrentino. La Cremonese aveva un emergente Vialli poi Di Chiara, Finardi, l’ex rosanero Bencina e due attaccanti di razza, Rebonato e Frutti. E arriva il giorno dell’ inizio del triangolare con la prima sfida tra Catania e Como. E sarà la partita decisiva. Il calendario metteva subito davanti i lariani gli etnei.  E vincono i siciliani 1-0.

Tabellino della prima gara

COMO: Giuliani; Mannini (57 Butti), Galla; Fusi, Fontolan, Soldà; Mancini, Pin, Nicoletti (74′ Palanca), Matteoli, Palese. CATANIA: Sorrentino; Ranieri, Mosti; Giovannelli (85′ Labrocca), Chinellato, Mastropasqua; Morra, Mastalli, Cantaruttl, Crusco, Crialesi (75′ Ciampoli). Arbitro: Agnolln. Rete: 70′ Crialesi.

La cronaca

Furono i tifosi catanesi alla fine ad esultare sulle gradinate dell’Olimpico davanti ad una sparuta rappresentanza comasca. Il Catania giocò una gara tutto cuore con massicce offensive arginate dal Como che a sua volta, giocando contratto, non riuscì a rendersi pericoloso. Solo dopo il gol di Crialesi c’è stato l’arrembaggio finale del lombardi ma sterile nonostante la mossa di Burgnich che per inserire Palanca, tirò fuori l’altra punta Nicoletti. Per i lombardi un harakiri che seguiva la tattica troppo rinunciataria dei primi settanta minuti. Il gioco catanese si sviluppava bene a centrocampo, dove Mastalli qualche volta insisteva troppo nelle prolezioni individuali e con un Nicoletti che svariava sulle fasce laterali, con Matteoli e Galla che costruivano geometrie sterili per Sorrentino non c’erano molti patemi.  La differenza la fecero proprio i portieri. Infatti era proprio Giuliani a compiere l’errore decisivo sul gol, mentre Sorrentino salvava proprio ai novantesimo sulla solita punizione inventata da Palanca.

La prima azione era del Como al 28′, con un cross che veniva intercettato da Chinellato precedendo in extremis il pericolosissimo Nicoletti. Al 32′ Giovannelli da fuori area con un gran tiro rasoterra colpiva la base del palo ma nessun giocatore siciliano era pronto a replicare in rete. Nella ripresa al  69′ Cantarutti riceveva un pallone in area e servire  Mastropasqua che arrivava in ritardo. Un minuto dopo l’azione del gol. Giuliani usciva come si diceva una volta per andar a farfalle nel tentativo di portar via la palla dalla testa di Cantarutti, il centravanti rimetteva al centro dove era Crialesi a colpire di testa per il gol decisivo. L’arrembaggio del Como non portava praticamente pericoli fino al 90′, quando Matteoli guadagnava una punizione, Palanca prova  la bomba centrale sotto la traversa con la sfera che era respinta di pugni da Sorrentino

Il derby lombardo, la seconda sfida

La seconda gara, il derby lombardo tra Como e Cremonese arriva quattro giorni dopo. Per il Como è l’ultima spiaggia, un tentativo disperato di ottenere due punti pur sapendo che il suo destino sarebbe stato legato alla terza sfida tra il Catania e la squadra di Emiliano Mondonico. Cremonese e Como chiuderanno in parità, rendendo cosi più agevole il compito del Catania il sabato successivo che avrebbe dovuto incontrare i grigiorossi nell’ultimo atto della sfida-spareggio per la promozione in serie A. Il Como che con il pareggio sarebbe uscito di scena avendo perso la prima sfida con i siciliani doveva assolutamente vincere. E così non è stato. Fu in effetti la partita della paura, anche per i cremonesi che hanno curato più la difesa che non l’attacco, controllando il gioco e cercando raramente il gol. Burgnich voleva un Como garibaldino e lo presentò a tre punte con tre uomini capaci di punire qualsiasi difesa: Butti, Nicoletti e Palanca, ma a nulla è servito.

Il giovane Matteoli era super controllato dai difensori di Mondonico che non gli diedero tregua.  Mannini controllava Vialli,  Fontolan francobollava Frutti. La Cremonese al 28′ rompe gli indugi con la più bella occasione della partita: Viganò fuggiva sulla destra e centrava, Vialli controllava, si girava su se stesso e tentava il tiro a rete. Era prontissimo Giuliani a salvare di piede. La squadra grigiorossa ha comunque deluso: da gente molto tecnica come  Viganò e  Flnardi ci si aspettava di più. La gara finì 0-0 e a vincere  sono state le difese.  Forse anche a causa del caldo romano di fine giugno o per la fatica per una stagione lunga e stressante. Al 79′ un atterramento di Borgonovo poteva dar luogo ad  calcio di rigore, però Barbaresco lasciava proseguire.

Il tabellino della seconda gara

Cremonese – Como 0-0

CREMONESE: Pionetti; Garzilli, Galvani (66′ Ferri); Galbagìni, Paolinelli, Montorfano; Vigano, Bencina, Frutti, Flnardi (71′ Bonomi), Vialli. COMO: Giuliani; Mannini, Galia; Fusi, Fontolan, Soldà; Mancini, Butti, Nicoletti (59′ Borgonovo), Matteoli, Palanca (78′  Cinello). Arbitro: Barbaresco.

La sfida decisiva, sul filo del rasoio, trionfava il Catania

E finalmente si arrivò alla sfida decisiva che doveva premiare una tra le due contendenti o il Catania che partiva favorita, con due punti o la Cremonese che aveva un solo punto ma aveva goduto di un periodo di riposo più breve dopo il match giocato con il Como durante il quale il Catania appunto non aveva giocato. Partita carica di tensione, in cui i grigiorossi lombardi devevano superare la difesa siciliana.  Il Catania, cui bastava il pareggio, adotta sin da subito una tattica difensiva, conforme alla  mentalità del suo allenatore Di Marzio. Gli etnei rischiano poco affidandosi solo al contropiede e lasciando la responsabilità di creare il gioco alla Cremonese. Vialli e Frutti hanno provato di sbloccare la gara e al 35′ il gol pareva fatto: sulla sinistra Finardi, lanciava Bonomi che serviva Vialli. L’attaccante, nonostante francobollato da Chinellato, superava il suo avversarlo con un dribbling, tirava ma Sorrentino si opponeva.

Nella ripresa, il Catania alzava il baricentro ma i difensori lombardi fermavano tutte le iniziative etnee.  Mondonico alzava l’asticella forse anche per disperazione facendo entrare Rebonato al posto di Finardi e il Catania arretrava perfino Cantarutti per dare una mano alla difesa. Al 65′ il Catania rischia il harakiri: cross di Bencina e Mastropasqua, nel tentativo di liberare, sfiorava l’autogol.  Al 68′, Cantarutti parte in contropiede,  corre per tutto il campo, palla al piede, ma sbaglia  l’appoggio ai compagni. II finale è un thriller con le due squadre che si giocano il tutto per tutto con  il nervosismo che cresce di minuto in minuto. Arriva anche l’espulsione del cremonese Montorfano per proteste. Poi il fischio finale. Finiva zero a zero. L’Olimpico era ammantato di rossoblù con la Sicilia che ritornava in Serie A dopo undici anni.

Il tabellino della sfida decisiva

CREMONESE – CATANIA 0-0

CATANIA: Sorrentino; Ranieri, Mosti; Giovanne Ili, Chinellato (46′ Ciampoli), Mastropasqua; Morra, Mastalli, Cantarutti, Crusco, Crialesi.

CREMONESE: Pionetti; Di Chiara (75′ Montorfano), Garzilli; Bencina, Paolinelll, Galbagini; Vigano, Bonomi, Frutti, Finardi (58′ Rebonato),Vialli.

Arbitro: Menegali.