Mondiali Doha, bis di Quadarella oggi si chiude con Pilato in finale

di Simone Milioti

Simona Quadarella diventa regina del mezzofondo iridato e, dopo l’oro nei 1500, trionfa anche negli 800 stile libero per un bis storico che porta in dote il secondo pass olimpico. “Tra le medaglie più belle – assicura la bicampionessa mondiale – quella che mancava. Mi andrò a rivedere la gara: quelle belle le riguardo sempre, le brutte no. Le mie avversarie le avevo studiate, sapevo che sarebbero partite forte e allora mi sono detta lasciamole andare davanti”. Benedetta Pilato e il figlio d’arte Michele Lamberti si qualificano per la finale dei 50 rana e dei 50 dorso e domenica proveranno a prendersi il podio. La settima giornata dei ventunesimi Mondiali all’Aspire Dome di Doha porta il medagliere dell’Italnuoto a quota nove (2-5-2), con ancora una tappa da percorrere e la concreta possibilità di arrivare alla doppia cifra.
Oro Quadarella negli 800 stile libero. Come lei nessuna mai. Simona Quadarella, quattro giorni dopo il successo nei 1500, si prende lo scalpo anche degli 800 per un bis d’oro pazzesco che riscrive la storia dell’Italnuoto, che adesso potrà raccontare di una doppietta nel mezzofondo mai vista perché Alessia Filippi a Roma 2009 fu bronzo negli 800 e oro nei 1500. La 25enne di Roma e tricampionessa europea – tesserata per CC Aniene e allenata da Christian Minotti – trionfa con la quinta prestazione personale di sempre in 8’17″44, nuotando sedici vasche a 31″6-31″7 e nettamente al di sotto del limite olimpico (8’25″0) e bruciando negli ultimi dieci metri, con uno sprint strepitoso la tedesca Isabel Gose che si deve accontentare dell’argento in 8’17″53; il bronzo è dell’australiana Erika Fairweather in 8’22″26.
Questi i passaggi di Quadarella, che ha nuotato per la sesta volta in carriera sotto gli 8’18, ogni cento metri: 1’00″21 (5), 2’02″51 (3), 3’04″84 (3), 4’07″64 (3), 5’10″64 (2), 6’13″86 (2), 7’17″07 (2).
“La gara ad un certo punti si era messa male – racconta Simona Quadarella – e infatti stavo faticando molto. E’ stata una delle gare più faticose che abbia mai nuotato, però bella. Sono veramente contenta: bello il tempo, bella la medaglia, bello tutto. Non volevo partire prima della tedesca Isabel Gose perché ero veramente tanto stanca e quindi ho detto <quando parte lei, parto anch’io, altrimenti mi riprende> e così ho fatto. Piuttosto preferisco perdere nel rush finale che magari andare avanti e farmi superare. Un po’ d’esperienza me la sono fatta e so come vanno queste gare. Ero convinta che avrei potuto fare bene; il 1500 era già andato molto bene e mi sentivo anche più leggera. Allo stesso tempo avvertivo la stanchezza e quindi ho cercato di dosare il più possibile le energie. Sono partita non lo so come, forse lenta, mi vedevo parecchio dietro, poi l’ho ripresa. Tutti mi dicevano di stare attenta all’australiana Fairweather, ma quella che mi preoccupava di più fin dall’inizio era la tedesca, perché nuota gli 800 molto di più. Sapevo che sarebbe stata lei la mia principale avversaria. Sono contenta anche per mia sorella Erica che si è aggiunta ai nostri genitori negli ultimi giorni e perché è stata una gara divertente da vedere e questo cambia tanto. Stasera festeggio in famiglia”.
Una vittoria che apre le porte alla campionessa azzurra di un club ristretto di nuotatrici che sono riuscite a realizzare la doppietta nel mezzofondo iridato: la tedesca Hannah Stockbauer (Fukuoka 2001, Barcellona 2003), le staunitensi Kate Ziegler (Montreal 2005, Melbourne 2007) e altro che doppietta Katie Ledecky (Barcellona 2013, Kazan 2015, Budapest 2017, Budapest 2022, Fukuoka 2023).
Simona Quadarella, inoltre, sale per la settima volta sul podio iridato: numeri che la pongono alle spalle solamente di Pellegrini (11) e Gregorio Paltrinieri (9).  Solo Federica Pellegrini, invece per l’Italnuoto, era stata nuotatrice capace di vincere due ori in un’edizione mondiale (Roma 2009 e Shanghai 2011). Per l’Italia si tratta della quinta medaglia nella specialità (2-1-2) e del secondo oro; il primo fu vinto da Novella Calligaris a Belgrado 1973.
Quinta la staffetta mista stile libero. Sul calar del sipario arriva il quinto posto della 4×100 stile libero mixed. Alessandro Miressi (48″06), Manuel Frigo (48″06), Sofia Morini (54″23), Chiara Tarantino (54″05) chiudono in 3’24″40, lontani oltre due secondi dal terzo gradino del podio occupato dagli Stati Uniti in 3’22″28. Vince la Cina con il record asiatico in 3’21″18, seguita dall’Australia in 3’21″78.
“Staffetta divertente – commenta Manuel Frigo che parla a nome di tutta squadra – sicuramente diversa dal solito, come anche la mista mista, anche se non olimpica, piacevole da fare. Ce la giochiamo sempre ai mondiali. Personalmente abbastanza bene, mi aspettavo due/tre decimi in meno, non di più. Ho nuotato anche più veloce che nella finale della 4×100 del primo giorno. Ho provato il primo passaggio più veloce, però avevo solo questo. Va bene così”.
Pilato in finale nei 50 rana. Sogni azzurri li continuano a regalare i 50 rana. Benedetta Pilato è in palla fisicamente e mentalmente e accede alla finale con il terzo crono, destando grande impressione per la frequenza e la potenza della gambata; davanti alla fuoriclasse azzurra ci sono la lituana e campionessa iridata Ruta Meilutyte che vola in 29″45, distante ventinove centesimi dal suo record del mondo (29″18) che strappò proprio a SuperBenni in finale a Fukuoka, e la cinese Tang Qianting – oro nella doppia distanza – con il primato asiatico in 29″80. La 19enne tarantina e argento europeo in carica – tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, allenata da Antonio Satta e bronzo in Giappone sette mesi fa – nuota in 29″91, con la sensazione di avere ancora margine ed energie per la serata di domenica, che si preannuncia d’alto livello.
“C’ho messo tutto quello che mi era rimasto e un pochino sono anche peggiorata – commenta col sorriso la primatista italiana Benedetta Pilato (29”30, precedente record mondiale e attuale juniores) – ma sono contenta. Va bene così e domani è un’altra gara; si nuoterà per la medaglia e il tempo si vedrà. Ho due avversarie scomodissime come la primatista del mondo Ruta Meilutyte e la cinese Tang Qianting che è uscita fuori dal cilindro con il record asiatico ma che un po’ ce la aspettavamo. Un pochino più stanca di stamattina, però siamo agli ultimi giorni e ci sta. Cercherò di dare il massimo in finale”.
Eliminata un’irriconoscibile Anita Bottazzo che non va oltre il tredicesimo tempo. La 22enne trevigiana di Oderzo – tesserata per Fiamme Gialle e Imolanuoto, preparata da Cesare Casella e quinta a Fukuoka – tocca in 30″89 e decisamente lontana dai suoi standard. “Cinque centesimi meglio di stamattina ma niente di speciale – commenta Anita Bottazzo – Probabilmente avevo questo. Ho nuotato anche un po’ meglio che in batteria, però rispetto ai miei migliori non c’è paragone. Rimaniamo fiduciosi per i prossimi appuntamenti”.
Lamberti sesto in finale col personale. Talento indiscusso che spesso ha reso di più in vasca corta che in lunga. Michele Lamberti trova finalmente le certezze di cui aveva bisogno e accede all’atto conclusivo dei 50 farfalla con il primato personale che vale il sesto riscontro cronometrico: trentatrè anni dopo il bronzo nei 100 e l’oro nei 200 stile libero del padre Giorgio a Perth un Lamberti torna in una finale iridata, per una tradizione che continua. Il 23enne bresciano – tesserato per Fiamme Gialle e GAM Team, allenato da Alberto Burlina e figlio anche della stileliberista Tania Vannini e fratello di Noemi e Matteo – tocca in 24″68, con un’ottima reazione allo start (0″51), che ritocca il 24″75 siglato ai campionati italiani di categoria a Roma nel 2021. Il più veloce è l’australiano Isaac Cooper con il record oceanico in 24″12.
“Molto, molto contento – afferma Michele Lamberti, che per adesso è concentrato sul dorso ma lo stile libero lo tiene sempre presente – Felice anche del tempo, che è il mio personale e che da un po’ di tempo stavo provando a migliorare, dal 2021. E’ un’emozione grandissima: la mia prima finale mondiale in vasca lunga. E in finale può succedere di tutto. Si lavora sui dettagli. Cercheremo di essere perfetti, poi vediamo. Intanto domani mattina ho la staffetta mista e poi penserò alla finale”.

Fonte dichiarazioni Federnuoto.it
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM