Giovani talenti crescono, il palermitano Alessio Bennardo protagonista nel Parma Under 15

di Edoardo Ullo

Per lui la stagione al Parma Under 15 si è conclusa in anticipo a causa della frattura della tibia che guarirà tra un paio di mesi, ma Alessio Bennardo, giovane difensore palermitano classe 2009 è senza dubbio uno dei protagonisti dell’annata sportiva della formazione ducale allenata da Leonardo Ventura.

Se i ducali andranno a disputare i play off per lo scudetto di categoria, al momento i baby gialloblù sono quinti nel girone A ad una giornata dalla fine della stagione regolare, è anche per merito suo. Una stagione da protagonista con una rete per il difensore centrale alla sua prima esperienza lontano da casa.

Figlio d’arte

Da sinistra verso destra, Alessio Bennardo, il papà Rosario ed il fratellino Federico

Da sinistra verso destra, Alessio Bennardo, il papà Rosario ed il fratellino Federico

Alessio Bennardo è un cosiddetto figlio d’arte. Suo papà, Rosario anch’egli difensore centrale ma che si adattava anche da esterno arretrato, ha fatto la trafila nelle giovanili del Palermo (nel periodo della squadra dei Picciotti di Ignazio Arcoleo, ndr) per poi andare a fare una carriera da professionista in tutta Italia tra serie B e C con una parentesi anche in Intertoto, il vecchio torneo che qualificava alla Coppa Uefa. Anch’egli difensore centrale ha giocato tra le altre, nella Battipagliese, Nocerina, Brescia, ma anche Catania, L’Aquila, Taranto, Avellino.

Il giovanissimo Alessio ha già un fisico possente: è alto 1.81 a 15 anni. Tra le sue qualità spiccano la sua reattività ed è, come facile intuire vista l’altezza, bravo nel gioco aereo. Inoltre è ordinato a livello tattico e tecnicamente per l’età ha delle buone qualità. Che chiaramente dovranno essere sviluppate. Si ispira a Fabio Cannavaro che a Parma chiaramente, e non solo, è una istituzione nel ruolo di centrale difensivo. I primi passi di Alessio sono stati nella scuola calcio di Ciccio Galeoto, poi è approdato al Palermo.

Il padre, “È calciatore dentro ma il calcio è l’opzione B”

A parlare a SportWebSicilia il padre Rosario: “Alessio ha deciso di andare a Parma in prospettiva futura. Il suo obiettivo è quello di diventare un calciatore professionista. Chiaramente dico che questa è una scelta importane ma non deve essere una ossessione. Lui è già calciatore in testa, le qualità si svilupperanno: è ancora giovane ma lui è professionista nell’animo. Ha gestito bene la lontananza con la famiglia ed è riuscito a trovare il giusto compromesso. Poi a Parma ha trovato un ambiente ideale per giocare a calcio. Ma ripeto: il calcio deve essere una passione e non un’ossessione. Studia all’istituto scientifico ad indirizzo sportivo ed il suo pensiero deve essere questo. In tutto questo, ho un altro giovane calciatore che scalpita in famiglia: Federico che ha 12 e naturalmente fa il difensore”.