Irresistibile Pogacar…un solo scatto gli basta per il bis alla Liegi

di Alessandro Teri

Era il favorito, e come tale ha dominato la gara: Tadej Pogacar ci tiene a non deludere i suoi tifosi, e fa ciò che gli è chiesto, vincere la Liegi-Bastogne-Liegi. Il campione sloveno fa il bis nella monumeto belga, che chiude la stagione delle classiche del nord, facendola sua per la seconda volta, dopo il successo del 2021. Oggi al via mancava il detentore Remko Evenepoel, ancora ai box con una clavicola malandata, ma in compenso c’era tra i partenti quel Mathieu Van der Poel fresco vincitore di Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, e forse un po’ in debito d’ossigeno. Comunque per Pogacar poco cambia, vista la sua strapotenza in salita, che non consente agli avversari una pur minima reazione ai suoi scatti.

Sembra tutto facile

Difatti sulla Redoute, la côte più simbolica tra tutte quelle da affrontare prima dell’arrivo a Liegi, il corridore della Uae – Team Emirates decide che è arrivato il momento di affondare l’attacco giusto, non trovando adeguata resistemza. L’allungo di Pogacar ad una trentina chilometri dall’arrivo è perentorio, e fa sembrare quasi facile affrontare pendenze che per tutti gli altri invece risultano giustamente selettive. Così senza particolari sforzi lo sloveno arriva a guadagnare fino a due minuti sul gruppetto di inseguitori che si avvantaggiano a loro volta sul gruppo. L’arrivo a mani alzate dell’atteso dominatore quindi è inevitabile, certificando uno strapotere meritatissimo. In seconda posizione si piazza un combattivo Romain Bardet, capace di avvantaggiarsi di una trentina di secondi sul gruppo dei migliori, che in volata sono messi in fila da Van der Poel, terzo sul podio, dopo essersi fatto attendere per tutta la giornata.

Sprint amaro per Longo Borghini

Tra le donne la vittoria è stata assegnata con uno sprint che si è rivelato amaro per Elisa Longo Borghini: l’azzurra è stata battuta negli ultimi metri da Grace Brown, quando sembrava che la vittoria dovesse parlare italiano. Comunque Longo Borghini è stata protagonista di una corsa maiuscola, forse peccando un po’ troppo in generosità, impegnata negli ultimi chilometri a tappare tutti i buchi nel gruppo di testa. Ma la rincorsa della ciclista Lidl-Trek era partita da lontano, dovendo rimarginare un distacco di 3 minuti in 30 chilometri da un manipolo di fuggitrici, pagando un gioco di strategie che ha rischiato di spegnere la lotta tra le migliori. Invece l’incertezza ha dominato fino alla fine della Liegi Women, confermando la vitalità del movimento ciclistico femminile a livello internazionale, in costante crescita di valore ed appeal sul pubblico.

(foto Uae – Team Emirates)