Il Palermo a fari spenti ai play off, a Bolzano per difendere… il sesto posto

di Edoardo Ullo

A fari spenti verso i play off. Venerdì 10 maggio alle 20.30 il Palermo chiude la stagione regolare del campionato di serie B con la trasferta a Bolzano, ospite del Sudtirol.

Sarà una partita ugualmente importante per i rosanero che devono fare un risultato positivo per difendere il sesto posto dagli assalti – a distanza – di Sampdoria e Brescia di scena rispettivamente a Catanzaro ed in casa del pericolante Bari.

La squadra di Michele Mignani con una vittoria sarebbe certa della sesta piazza con blucerchiati e Rondinelle che potrebbero al massimo arrivare ad uno ed a due lunghezze di distanza. In caso di arrivo alla pari però i siciliani avrebbero gli scontri diretti a sfavore con entrambe le formazioni.

I rosa hanno dilapidato un enorme vantaggio raccogliendo quattro punti nelle ultime otto giornate e favorendo la rimonta delle avversarie. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato ad una cosa del genere.

L’importanza del sesto posto

La sesta posizione, massimo risultato possibile, garantirebbe ai rosa di giocare il primo turno con la settima (e quindi una tra Samp e Brescia) tra le mura amiche.

Nel peggiore dei casi, e quindi con l’ottava posizione, Brunori e compagni andranno a Catanzaro, sul campo della quinta in classifica. Il primo turno è secco e sono previsti i supplementari in caso di parità. Se l’equilibrio non dovesse sbloccarsi anche dopo 120 minuti di gioco, passerebbe il turno la formazione meglio classificata al termine della regular season. Ecco perché sarebbe fondamentale riuscire a chiudere il campionato al sesto posto.

Ma dopo il tris al Como anche la Feralpi ha fatto più punti

Ma è una squadra in caduta libera. Il Palermo non c’è più da metà febbraio. Dal 3-0 al Como dello scorso 17 febbraio c’è stato un crollo totale. E dire che dopo il tris calato ai lariani i rosanero erano ad appena una lunghezza dal secondo posto, ossia dalla serie A diretta. Ironia della sorte proprio i lariani venerdì hanno il match point in casa con il Cosenza già salvo per raggiungere la massima serie e fare compagnia al Parma già promosso.

Ed il Palermo? Chi l’ha visto? Nelle successive 12 giornate ha raccolto la miseria di 8 punti. Una vittoria stentata, sul campo del già retrocesso Lecco lo scorso 10 marzo, e nel frattempo cinque pareggi e ben sei ko. Non un percorso come ci si attendeva dopo la bella vittoria sul Como nel quale tutti avevamo esaltato la capacità di soffrire ed il cinismo di quella che fu la squadra di Eugenio Corini.

Il Palermo si è perso per strada senza più ritrovarsi. Basti pensare che nelle 12 partite sopracitate solo il Lecco, ormai come visto in C, ed il Bari che è terzultimo e rischia grossissimo la retrocessione in terza serie, con sei e cinque punti raccolti hanno fatto meno.

La Feralpisalò, che domenica scorsa, ha salutato la cadetteria alla sua prima esperienza, ha raccolto 12 punti, quattro in più dei siciliani.

Basti pensare che in questo lasso di tempo, Corini è stato esonerato ed al suo posto è sopraggiunto Michele Mignani che in sei partite ha fatto quattro pareggi e due ko.

Troppe delusioni in casa

Il Palermo si è dato la zappa sui piedi troppe volte ma le battute d’arresto casalinghe rimangono troppe. Ed anche nell’ultima partita di calendario al Barbera con l’Ascoli l’andamento è stato deludente. Anzi, la summa della stagione: due volte in avanti nel primo tempo, una ripresa soporifera ed al tempo stesso scadente sul piano dell’apporto offensivo ed un pareggio beffa.

Ma in questa stagione i rosa hanno lasciato troppi punti davanti al Barbera che si è trasformato in un tabù anziché essere il fortino che supporters ed avversari erano abituati a conoscere.

Il bilancio casalingo di questa stagione, definitivo ed in appellabile in questa regular season, è desolante: solo otto vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte per un totale di 28 punti: 33 gol fatti e 27 subiti.

Hanno gioito al Barbera il Cosenza, Lecco, Cittadella, Catanzaro, Ternana, Venezia e Reggiana.

Non esattamente il modo di essere protagonisti del calcio italiano come auspicava a fine maggio dell’anno scorso Giovanni Gardini pochi giorni dopo l’altra cocente delusione della gestione City Group: l’esclusione dai play off dopo il pareggio 2-2 col Brescia per classifica avulsa con il Venezia.

Quali prospettive?

ebastiano Desplanches ha fatto il suo esordio stagionale difendendo la porta del Palermo nel match con l'Ascoli finito 2-2. Foto Pasquale Ponente

Sebastiano Desplanches ha fatto il suo esordio stagionale difendendo la porta del Palermo nel match con l’Ascoli finito 2-2. Foto Pasquale Ponente

Il Palermo andrà ai play off e se si deve far finta di nulla e guardare (per forza) il bicchiere mezzo pieno, il risultato sul campo è già migliore rispetto a quello della scorsa stagione. Ma c’è il rischio serissimo di uscire al primo turno visti i risultati ottenuti e il gioco espresso.

La squadra, al di là di tutte le comprensibili parole di rito, è sfiduciata. Lo dice il campo e che qualcosa non funzioni si è palesato nel secondo tempo della sfida di Cremona. I rosa, avanti di due gol e con l’uomo in più, si sono fatti recuperare due reti dai grigiorossi in avvio di ripresa. I siciliani durante l’intervallo erano al secondo posto virtuale. Poi qualcosa si è rotto.

Il Palermo a Bolzano sul campo del Sudtirol è all’ultimo bivio. Un successo farebbe morale, darebbe il sesto posto e probabilmente, sulla carta, qualche probabilità in più.

C’è da chiedersi però con quali prospettive Brunori e compagni affronteranno questi play off. E come potrebbe una squadra che ha dimostrato di non sapere più vincere ricordarsi all’improvviso come si fa?

Infine, visto il pessimo ruolino interno di questa stagione 2023-2024 che era nata sotto altre aspettative, quanto converrebbe a questo Palermo, in cerca di sé stesso, della sua anima e di convinzione, giocare in casa una partita ad eliminazione diretta? Soprattutto se con squadre più sicure dei propri mezzi come Sampdoria e Brescia.

Mignani, che in sei partite ha fatto quattro punti, riuscirà a dare fiducia ai suoi? Sarebbero tante le domande, il campo – come sempre – darà le risposte.