D’antoni contro il Comune di Palermo: “Lo sport palermitano in agonia”

di Fabio Bologna

Attraverso un comunicato stampa firmato dal Presidente Sergio D’antoni, il CONI Sicilia si schiera a fianco delle società sportive natatorie, che nella giornata di ieri avevano manifestato il loro dissenso circa la richiesta, da parte del Comune di Palermo, del pagamento trimestrale anticipato per l’utilizzo dell’impianto natatorio comunale. Ma D’antoni si spinge oltre la problematica della Piscina, e sottolinea come, la gestione dell’impiantistica sportiva comunale, da parte dell’attuale amministrazione, sia del tutto inadeguata alle esigenze delle società sportive. Non solo il nuoto e la pallanuoto sarebbero vittima di una insana gestione comunale, ma tutto lo sport siciliano. Nella nota, Sergio D’antoni parla di “agonia di tutto lo sport” che viene praticato nelle strutture gestite dal Comune, strutture “che sono chiuse da tempo o che, a causa di una carente manutenzione ordinaria, rimangono chiuse per settimane”. Nel caso della Piscina Comunale, D’antoni definisce ” inappropriato chiedere il pagamento trimestrale anticipato per l’utilizzo di un impianto che per diversi motivi, legati alla cattiva gestione dell’amministrazione comunale, è molto spesso chiusa ed anche per lunghi periodi”.

Servizi inadeguati che a maggior ragione non giustificano l’aumento del prezzo dei biglietti per l’ingresso all’interno degli impianti del 150%. “Alla cattiva gestione – prosegue la nota del Coni Sicilia –si aggiunge una burocrazia lenta che ostacola anche le iniziative di alcune società sportive, che sarebbero disposte a farsi carico della gestione di alcuni impianti (come ad esempio la Palestra di Borgo Nuovo).