Alessandro Raiti e Gisella Beretta esultano alla “16^ Supermaratona dell’Etna”

di Omar Menolascina

Alessandro Raiti e Gisella Beretta sono i vincitori della “16^ Supermaratona dell’Etna”, con i tempi rispettivamente di 4:06:21 e 4:40:20. La 43 km che dal mare si sviluppa solo in salita, fino alla cima del vulcano attivo più alto d’Europa, è partita dalla spiaggia di Marina di Cottone, snodandosi nei centri storici dei comuni di Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, per poi arrivare all’osservatorio vulcanologico, sfiorando i 3.000 metri di quota.

La partenza da Marina di Cottone

LA GARA MASCHILE – Raiti, affiancato da Giuseppe Privitera, è scattato subito al comando. Rimasti insieme per una trentina di chilometri, quando mancavano 5 km dalla stazione sciistica di Piano Provenzana, Raiti ha cambiato ritmo staccando il suo diretto avversario e arrivando solo in cima al vulcano. Un maratoneta che ha giocato in casa visto che è di Linguaglossa, anche se da molti anni vive a Forlì.

Il podio maschile (foto Tommaso Gallini)

Per questo motivo la vittoria l’ha dedicata alla sua terra d’origine, alla famiglia, e alla Romagna, colpita dalle recenti alluvioni. Queste le sue parole: “È la prima volta che corro la Supermaratona dell’Etna e l’ho trovata bellissima. Sono un maratoneta, abituato alla distanza, anche se si tratta di un’ascesa molto particolare. La parte più dura è l’ultima, quella che si snoda da Piano Provenzana al traguardo, perché ci sono oltre mille metri di dislivello, anche se è il tratto più spettacolare dal punto di vista paesaggistico. A chi dedico la vittoria? Al mio paese d’origine, alla mia famiglia e alla Romagna”.

LA COMPETIZIONE FEMMINILE – Per quanto riguarda le donne, Beretta (che vive sul Lago di Como), non si è posizionata subito in testa, proprio come Raiti ha fatto la differenza a Piano Provenzana, come lei stessa racconta. “Sono partita “in controllo”, cercando di gestire la fatica perché sapevo che gli ultimi 10 chilometri sarebbero stati impegnativi. In effetti l’ultimo tratto è il più pesante, ma sono riuscita a correre alternando il cammino, a riprendere la prima atleta e a batterla. Sono felicissima di avere vinto, era da dieci anni che volevo correrla e l’ho trovata spettacolare”.

Podio femminile (foto Tommaso Gallini)

LA SUPERROUND TRIP – Alle ore 10.30 è partita la “sorella minore”, la SuperRound Trip, quest’anno allungata di qualche chilometro a causa della neve e del ghiaccio presenti sull’Etna che hanno impedito la discesa dai canaloni, trasformando la competizione in un’andata e ritorno sullo stesso percorso.

Ad aggiudicarsi la competizione sono stati Davide Preve con il tempo di 1:39:51 e, in campo femminile, Chiara Caminada, 2:05:04. Gara che ha corso anche Monica Casiraghi, ultra runner e detentrice del record italiano nella 100 km, e ormai di casa in Sicilia. Ecco che cosa ha raccontato dopo avere tagliato il traguardo ed essere giunta seconda: “È dal 2005 che vengo a correre in Sicilia. Amo la gente, il luogo, la gara. E ogni volta mi emoziono quando arrivo in cima sull’Etna. Posso dire che questa è una delle manifestazioni più belle che abbia mai corso, perché parti dal mare e arrivi in cima al vulcano. Una competizione bellissima e organizzata in maniera impeccabile”.

Le FOTO di Tommaso Gallini sono state fornite dagli organizzatori, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.