La MedTrade Volley Palermo va ko in poco più di un’ora, V Valley domina in tre set

di Edoardo Ullo

Appena 64 minuti di gioco. È durata tanto la “resistenza” della MedTrade Volley Palermo nell’esordio casalingo a Sferracavallo con la V Valley nella seconda giornata del campionato di serie B2 femminile.

Una partita senza storia vinta dalle etnee con parziali eloquenti: 20-25, 18-25, 8-25. La squadra palermitana ha totalizzato poco più della metà dei punti elle avversarie (46 contro 75) ed è andata in blackout complessivo davanti al pubblico di casa dell’oratorio San Cosma e Damiano. Un ko amaro, amarissimo forse più di quello alla prima giornata in casa del Cus Catania.

Troiano deve rinunciare a capitan Pirrone

Coach Linda Troiano, costretta a rinunciare ancora al centrale e capitano Martina Pirrone, in fase di recupero dopo il riacutizzarsi di un fastidio accusato nel corso della preparazione e che ne sta allungando i tempi di rientro in campo, riparte dalla stessa formazione vista a Catania col Cus nella prima giornata: Aurora Smeraldo in palleggio, Roberta Azzolina opposto, centrali Roberta Cracolici e Flavia Pecora, in posto quattro Svetla Angelova e Marta Li Muli con il libero Chiara Lo Dico.

Raccontare una partita che non è mai stata giocata è complicato. Non sono stati gli errori tecnici dei singoli che hanno fatto la differenza, perché anche la squadra di Piero Maccarone ne ha commessi e solo uno in meno rispetto alle giallazzurre, ma piuttosto la sensazione di completo smarrimento in nove metri quadrati che ha lasciato basiti pubblico e staff dirigenziale.

Numeri preoccupanti

I numeri dicono che la MedTrade Volley Palermo ha complessivamente ricevuto con precisione la metà dei palloni trasformandone, però, meno di due su dieci in un attacco punto. Nessuna delle attaccanti ha superato la doppia cifra riuscendo ad avere positività in un pallone su quattro attaccati.

Solo Marta Li Muli ha ottenuto complessivamente un dato positivo (+2) nel rapporto tra punti guadagnati ed errori punto a favore dell’avversario. Semmai il dato allarmante è che sui 46 punti complessivi realizzati dalla MedTrade 27 siano errori della VolleyValley. Etnee che hanno battuto meglio di Angelova e compagne, forzando e sbagliando tanto (14 errori) ma segnando in tabellino anche 12 punti.

Nel terzo set, coach Troiano ha provato ad invertire l’inerzia della gara con Carola Compagno dall’inizio e il cambio in regia con Claudia Mancuso al posto di Aurora Smeraldo, al momento in difficoltà nella gestione del gioco e alla ricerca delle traiettorie efficaci per mettere le attaccanti nelle migliori condizioni possibili.

Arena, “Dobbiamo avere in mente le soluzione”

Amaro il commento del presidente Domenico Arena“La delusione così profonda per una prestazione davvero imbarazzante rischia di farci fare a caldo valutazioni non legate all’attuale realtà dei fatti. Tuttavia, è chiaro che a mente serena, quando torneremo in palestra martedì, dovremo avere già le idee più chiare su quali dovranno essere i correttivi da apportare. Adesso, sotto col lavoro e testa alla prossima trasferta di Catania”. 

Appuntamento, sabato 21 ottobre, alle 19, a piazza Spedini sul campo del Catania Volley per la terza giornata.

MedTrade Volley Palermo-VolleyValley Funivia dell’Etna, il tabellino

MedTrade Volley Palermo-VolleyValley Funivia dell’Etna 0-3

Set: 20-25; 18-25; 8-25

MedTrade Volley Palermo: Pecora 3, Azzolina 7, Li Muli 4, Cracolici, Smeraldo 1, Angelova 3, Lo Dico (L); Amenta (L), Compagno 1, Mancuso. Non entrate: Pirrone (capitano), Crapitti, Giannella, Di Maria. Allenatore: Linda Troiano.

Punti totali: 46. Errori avversario: 27. Battute punto: 5. Ricezione positiva: 56%. Attacco: 18%. Muri: 2.

VolleyValley Funivia Dell’etna: S. Carpinato (capitano) 7, Vitanza 8, Isgrò 8, Richiusa 15, Fichera 4, Riferi 6, De Luca (L),  Coco, Privitera 1, Giorgianni (L). Non entrate: C. Carpinato, Scuderi, Tomasello, Zummo. Allenatore: Piero Maccarone.

Punti totali: 75.  Errori avversario: 26. Battute punto: 12. Ricezione positiva: 50%. Attacco: 47%. Muri: 4.

Arbitri: Morelli e Martorino.

Foto: Alessandra Lo Monaco