Giorgio Tabacco: “È stata dura ma che felicità vincere il mio primo torneo”

di Alessandro Calleri

Sofferto, meritato e indimenticabile. Il primo trofeo ITF conquistato in carriera ha un sapore speciale per Giorgio Tabacco. Un percorso lungo, dalle qualificazioni all’atto finale, grazie ad otto vittorie consecutive, cinque delle quali ottenute al terzo set. Il ventenne tennista messinese si è imposto a sorpresa in Spagna, a Villena (cemento, montepremi 15mila dollari), battendo in rimonta per 4-6, 6-4, 6-2, dopo oltre due ore e mezza di battaglia, il tedesco Liam Gavrielides, ripescato in tabellone come lucky loser e in precedenza “giustiziere” del fratello Fausto in semifinale.

La prima volta di Giorgio Tabacco

Per due volte, a Santa Margherita di Pula e Forlì, aveva visto sfumare il successo sul più bello. Alla terza finale disputata Giorgio non si è fatto sfuggire l’occasione ed è riuscito a sollevare il trofeo. Un’emozione enorme per la giovane “racchetta” peloritana: <<Finalmente ho vinto il mio primo torneo, dopo aver perso le prime due finali, sono molto felice. Quando ho ceduto il primo set a Gavrielides ho pensato sinceramente che potessi perdere, però è stato un momento passeggero e mi sono concentrato soltanto sul come poter riprendere la partita>>.
Un cammino esaltante, partito dalle qualificazioni (tre turni per accedere al main draw) e notevolmente impreziosito dal successo al primo turno del tabellone contro la testa di serie numero 1 del seeding, il turco Kirkin, che ha dato poi il la verso il trionfo, sancito da quel sigillo che gli ha permesso di vendicare Fausto. << Ho vinto otto partite in otto giorni, è stato molto duro e faticoso, ma alla fine ne è valsa la pena. La sfida più impegnativa del tabellone è stata comunque la finale, essendomi trovato sotto 6-4, 3-2. La sconfitta era molto vicina, ma sono rimasto lì attaccato tutto il tempo e alla fine l’ho spuntata io>>.

Fausto e la finale in “famiglia” mancata

L’unico piccolo rammarico è legato proprio alla finale mancata di un soffio con il fratello. <<L’abbraccio con Fausto dopo la mia vittoria ha rappresentato un gran momento. Peccato non aver giocato la finale contro di lui. Sarebbe stato bello da un lato, ma dall’altro affrontarsi tra fratelli non è mai semplice>>.
Se Fausto aveva già provato la gioia della vittoria in un torneo singolare Itf a Monastir e Perugia, ad accomunarli c’è lo storico scudetto di Serie A1, messo in bacheca da assoluti trascinatori nello scorso dicembre con la maglia del Ct Vela, la realtà che li ha visti crescere e diventare grandi. Per Giorgio quella cavalcata a tinte tricolori ha dato ulteriore carica e consapevolezza per raggiungere nuovi traguardi: <<Lo scudetto sicuramente dà sempre un po’ di fiducia, pensare alla vittoria fa sempre bene>>.

I prossimi obiettivi

La terra rossa che trova anche al Circolo del Tennis e della Vela di Messina o il veloce su cui si è misurato in Spagna. Tabacco spiega le differenze: <<Come superficie preferisco la terra rossa, ma è anche vero che ho giocato sempre poco in cemento. Quest’anno, però, ho fatto molti più tornei sul cemento e penso ne giocherò altri, è anche questione di abitudine>>.
Infine, sulle prossime tappe e un futuro tutto da scrivere per sognare altri trofei: <<Adesso sono tornato a Milano (si allena presso il Quanta Club, ndr) devo risolvere un problema ad una spalla, dopo vedrò che tornei disputare. Continuerò sempre a giocare in cemento i Futures per i prossimi due mesi>>.