Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, Diakitè patteggia condanna a cinque mesi

di Edoardo Ullo

Salim Diakitè, difensore di 23 anni ora al Palermo, ha patteggiato una condanna a cinque mesi di reclusione (con pena sospesa) per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al maggio del 2022 quando il giocatore era a Terni.

Il procedimento penale davanti al giudice Simona Tordelli, fa seguito a una denuncia subita dallo stesso Diakitè. Secondo l’accusa quando gli agenti della polizia ferroviaria gli avevano chiesto i documenti per un controllo, il calciatore li aveva invitati a guardare su internet per capire chi fosse.

Ne era nato un alterco che aveva portato alla denuncia dell’atleta e al processo in cui tre agenti si sono costituiti parte civile. Denuncia che è stata revocata contestualmente all’udienza del patteggiamento, a seguito del ristoro dei danni subiti.

L’arrivo a gennaio a Palermo

Il difensore francese è arrivato a Palermo lo scorso gennaio durante il mercato di riparazione assieme a Filippo Ranocchia e Chaka Traorè. Ha collezionato sei presenze (con otto convocazioni) in maglia rosanero con buoni risultati fin qui ed ha esordito il 2 febbraio scorso nel 3-0 dei siciliani al Bari.

Il Palermo però è nel suo destino: ha esordito in Italia, nel campionato di serie C con la maglia del Teramo nella stagione 2020-2021, la prima post covid, che vide la squadra abruzzese affrontare e battere il Palermo – al ritorno in terza serie – per 2-0 il 27 settembre 2020. Fu quello il suo esordio in un campionato professionistico.

Adesso è uno degli uomini chiave nel pacchetto difensivo della squadra di Eugenio Corini.