Rally, regolarità: Accardo-Messina vincono la coppa “Costa Gaia”

di Pietro Minardi

Angelo Accardo e Paolo Messina hanno vinto la seconda edizione della Coppa “Costa Gaia”. La gara di regolarità, organizzata dall’Automobile Club di Trapani, ha visto il duo, a bordo di una Fiat 500 Sporting,  salire sul gradino più alto del podio con 136 penalità. Al secondo posto Pietro Amari e Gabriella Guzzo (Opel Corsa) del “Team del mago”, con 211 penalità; sul terzo scalino del podio, Domenico Traina e Vincenzo Palazzotto (305 penalità)
a bordo di una Mini Cooper. La coppia Accardo-Messina è attualmente in testa alla classifica nazionale, dopo aver vinto la “Coppa Città della Pace” in Trentino.

COSTA GAIA: IL TROFEO NAZIONALE AUTOSTORICHE

La gara è stata valida anche per il Trofeo nazionale autostoriche. Il miglior tempo nella classifica assoluta lo hanno realizzato Giovanni Moceri e Fabrizio Falanga su Fiat 508C, con 115 penalità. Secondo posto per Mario Passanante e Annamaria Pisciotta con 118 penalità, mentre gradino più basso del podio per Maurizio Indelicato, navigato da Francesco Puntrello con 120 penalità.

Sino alla penultima prova la testa della classifica era di marca Passanante-Pisciotta. Poi la svolta e il vantaggio del pluricampione Moceri che ha staccato Mario Passanante di soli 3 penalità. Per il Trofeo nazionale (la classifica valida è quella assoluta “depurata” dai top driver) ha vinto la coppia Indelicato-Puntrello; seguita da Francesco Gulotta ed Elena Bonanno (A112); Giampiero Indelicato e Tiziana Polizzi (A112); Angelo Tumbarello e Peppe Gabriele (A112 Abarth) e Giovanni La Chiana navigato da Eleonora Passanante (A112).

La “Coppa Costa Gaia” è stata organizzata dopo 23 anni dalla prima edizione del 1998. «È stata un’occasione straordinaria per fare avvicinare i giovani alla regolarità – ha commentato il Presidente dell’Aci Trapani, Giovanni Pellegrino –. La possibilità di poter partecipare con un’auto moderna ha consentito a molti appassionati della specialità di sfidarsi lungo un percorso interessante non solo dal punto di vista sportivo, ma anche paesaggistico».