Presentato il nuovo Trapani calcio tra euforia, musica e le parole ambiziose del presidente Antonini

di Antonio Ingrassia

Strapiene Curva Nord e Tribuna dello stadio Provinciale di Trapani (rimesso a nuovo dal presidente Antonini), ieri sera, per la presentazione ufficiale della squadra che parteciperà al campionato di serie D.  La musica degli Ottoni Animati e la voce di Emenel hanno vivacizzato la tarda serata di ieri che in diversi frangenti si è interrotta per i cori euforici della Curva. L’appuntamento è iniziato con la musica, poi la lunga presentazione di tutta la rosa di prima squadra con a capo l’allenatore Alfio Torrisi. Durante l’appuntamento scroscianti applausi a non finire per tutti. Ad un certo punto ha fatto spettacolo la curva tra cori e fuochi alla propria maniera. E’ intervenuto lo storico dottor Mazzarella che ha lasciato l’attività dopo 46 anni di Trapani calcio. Per l’occasione gli è stata donata una targa e alla fine ha intonato il suo solito “Vincerò” alla stessa stregua di un vero e proprio tenore. Infine il tanto atteso Valerio Antonini che con le sue parole ha portato il Trapani in serie A.  Per lui rappresenta una promessa verso la città della quale si è detto innamorato.  “I giocatori sanno che adesso si fa sul serio e conoscono la grande responsabilità che hanno sulle proprie spalle -ha dichiarato il presidente- “E’ vietato sbagliare. Siamo attesi da importanti confronti ma il Trapani non ha paura di nessun avversario. Sono felice perchè in tutta Italia si parla di questa città come nuovo fenomeno sportivo sia per il calcio che per il basket. Su questi numeri bisogna andare avanti con grande orgoglio”. Insomma una serata di grande festa per dirigenti, giocatori, staff e tifoseria. Ma, come ha detto il presidente, a comandare adesso sarà prato verde, il cui responso è sovrano. Di conseguenza bisogna mettere da parte le feste per pensare al buon gioco e ai risultati. Il campionato di serie D è una brutta bestia nella quale spesso si gioca più a calci che a calcio ma Antonini vuole vincere e la squadra deve capire che non esistono attenuanti. Sudore, cuore, impegno, attaccamento alla maglia e grande umiltà sono i requisiti necessari. Se si è una grande squqdra i risultati dovrebbero arrivare ma guai a scendere in campo con il pensiero della vittoria già in tasca.