Euro 2032 assegnato ufficialmente ad Italia e Turchia, nel 2026 la scelta delle città

di Edoardo Ullo

Adesso è ufficiale. Il campionato europeo di calcio del 2032 si giocherà in Italia e Turchia. A renderlo noto è l’Uefa che per l’occasione si è riunita a Nyon, in Svizzera, anche per confermare la sede anche dell’edizione 2028 che segna la collaborazione storica tra Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) ed Irlanda. Il tutto sotto gi occhi vigili del presidente Aleksander Ceferin.

Dieci città, la scelta nel 2026

Saranno 10 le città che ospiteranno Euro 2032. La scelta delle sedi sarà effettuata fra tre anni, ad ottobre 2026. Ad oggi, l’ipotesi più concreta – ed equilibrata – è che siano cinque le città italiane ed altrettante quelle turche.

Ma potrebbe esserci un cambio di format della rassegna con l’aumento delle squadre presenti che potrebbe aumentare il numero delle città coinvolte a sei.

Il dossier italiano con le 10 città: Roma, Milano, Torino (Stadium), Napoli, Genova, Bari, Bologna, Firenze, Verona e Cagliari. Palermo è l’alternativa, la “riserva”. Ma che, oggettivamente, allo stato attuale, sembra allontanarsi dalla possibilità di ospitare le partite per via del ridotto numero di sedi italiane.

E da oggi parte la corsa per entrare nel girone delle elette: per esserci ci vorrà la certezza dell’iter progettuale e di quello di finanziamento. Quella stessa certezza che ha permesso, ad esempio, a Cagliari di essere favorita su Palermo nel dossier di aprile e di rientrare tra le 10 città nel programma della Figc presentato alla Uefa prima della decisione della candidatura congiunta con la Turchia.

Nell’ottobre 2026 saranno anche scelte la sede della partita inaugurale e quella della finale.

Gravina, “Sfida ambiziosa”

Il presidente della Figc (la Federcalcio, Gabriele Gravina ha parlato di “sfida ambiziosa di una candidatura congiunta che ha nella condivisione la sua motivazione più significativa. Innanzitutto, condivisione della passione, delle passioni per uno sport che nei nostri due Paesi rappresenta molto di più di un gioco. E poi condivisione delle tradizioni e delle diverse culture, per annullare la distanza fisica con un ponte di amicizia ancor più solido rispetto a quelli in cemento”.

Abodi, “Europei 2032 grande opportunità”

Andrea Abodi, ministro dello Sport, è intervenuto da Roma “Gli Europei 2032 assegnati anche all’Italia rappresentano una grande opportunità che dovrà generare eredità positive ben prima di quell’appuntamento e non solo nelle città che saranno direttamente coinvolte nell’evento. Sarà importante, da un lato, interpretare cosa sarà il calcio tra nove anni, in un mondo che cambia velocemente, e lavorare sodo e in modo costruttivo per il calcio di oggi, che deve porsi l’obiettivo, concreto e non rinviabile, di migliorare le infrastrutture, il modello di gestione e le modalità di relazione con appassionati e tifosi, a partire dalle giovani generazioni”.