Sainz ritorna sulla Ferrari dopo l’intervento, ma sarà davvero pronto?

di Alessandro Teri

Ritorno ai box per Carlos Sainz, dopo l’intervento chirurgico d’urgenza per appendicite acuta che lo ha tenuto fermo un turno. Lo spagnolo della Ferrari è in Australia per il terzo gran premio stagionale, sulla strada della completa guarigione, ma in ogni caso sembrerebbe abile e arruolabile per la corsa in programma domenica, con partenza fissata alle 5 del mattino ora italiana. Prima di ciò naturalmente il numero 55 dovrà prendere posto nell’abitacolo della sua SF-24 per le prove libere, poi per le qualifiche, e solo allora si saprà se l’iberico sia veramente pronto per affrontare le fatiche di una gara intera.

Non al cento per cento

Intanto comunque le visite mediche di rito hanno dato esito positivo, e nonostante il pilota non sia ancora in piena forma, le comunicazioni in arrivo dalla Scuderia Ferrari tendono a rassicurare l’ambiente e i tifosi. “Da quando sono in Australia ho fatto ottimi progressi, mi sento meglio giorno dopo giorno e pronto a salire in macchina”, ha dichiarato Sainz, aggiungendo che “pur non essendo al 100 per cento, mi aspetto di riuscire a guidare”. “Dopo l’intervento ho dovuto rimanere a riposo e ho quindi perso delle ore di allenamento fisico, che ho però rimpiazzato con delle sessioni aggiuntive di fisioterapia – dice ancora lo spagnolo – Inoltre non ho potuto girare al simulatore per preparare Albert Park come era in programma. Non si tratta però di una pista nuova e dunque credo che sarò in grado di fare bene”.

In caso c’è Bearman

Ma cosa potrebbe accadere se all’ultimo Sainz fosse costretto a dare forfait, qualora si rendesse conto di non essere in grado di portare a termine il weekend? In tal caso ci sarebbe sempre pronto Oliver Bearman per sostituirlo, come successo nel gran premio dell’Arabia Saudita quando il dicianovenne inglese, debuttante assoluto in F1, dovette mettersi il casco e scendere in pista per le qualifiche al volante della macchina di Sainz, alle prese con l’appendicite acuta. Poi il giovanissimo pilota si comportò davvero bene, con un undicesimo posto in griglia, e la settima posizione nella classifica finale del gp. Quindi in ogni caso la Ferrari sarà in buone mani, con una guida affidabile da affiancare a Charles Leclerc.

(foto Scuderia Ferrari)