Lo Special One destituito dal suo trono…De Rossi nuovo re di Roma, fino a giugno

di Alessandro Teri

Si è eclissata la stella di Jose Mourinho sopra il cielo di Roma, che perde un altro dei suoi vari monarchi calcistici in modo burrascoso. Non è la prima volta che un idolo della piazza capitolina è costretto ad interrompere l’avventura in giallorosso bruscamente, dopo essere stato incensato e ricoperto di allori, e lo stesso destino è toccato allo Special One, anche lui solito a grandi amori e intempestive rotture. Ora che è stato ufficializzato l’esonero di colui che comunque è stato capace di portare nella bacheca della società romana il primo titolo internazionale, vincendo la Conference Leaugue 2022, è stato investito un nuovo re, Daniele De Rossi, vero “core de Roma”, che ha siglato un contratto come responsabile dell-area tecnica fino al 30 giugno.

Una fine burrascosa

Non che Mourinho, che paga il nono posto in campionato forse più del dovuto vista la rosa a disposizione, a cui si è aggiunta la cocente sconfitta nel brutto derby di Coppa Italia, abbia esaurito il feeling con la piazza. Ma ad essersi incrinato irrimediabilmente sembra essere proprio il rapporto con la proprietà, dopo mesi nei quali il tecnico portoghese ha reso manifesta più volte la lontananza dai Friedkin. Tra l’altro il suo destino pareva segnato, calcisticamente parlando, già dal momento in cui il direttore sportivo Tiago Pinto, anche lui lusitano e legato a doppio filo con l’ormai ex allenatore romanista, ha fatto le valigie non più di qualche giorno addietro.

La debolezza della società

Di “rivoluzione” si parla diffusamente, ma varrebbe ricordare che i sovvertimenti di potere nell’Urbe non sempre sono storicamente stati accompagnati da una buona sorte. Ed anche stavolta sulla sponda giallorossa del Tevere si rischia di destituire un regnante senza avere un degno successore. Come altrettanto plausibilmente si potrebbe affermare che tra le due parti in causa la più debole sia quella rappresentata dalla proprietà con base californiana, costretta adesso ad incoronare colui che sembra più un traghettore, come De Rossi. Un′operazione che sembra soprattutto non voler scontentare la tifoseria, che non potrebbe in ogni caso dire no ad una bandiera come l′ex Capitan Futuro.

(foto As Roma)